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Americani bloccati in aeroporto a Cagliari: dovranno tornare negli Usa. «Grave danno al turismo», Solinas

Aeroporto di Cagliari Elmas

Un gruppo di turisti americani è atterrato ieri mattina all’aeroporto di Cagliari con un volo privato: i passeggeri, in tutto una decina ma quelli interessati dalla norma sono 5, dovranno fare rientro negli Usa in quanto le limitazioni legate alle norme sul Coronavirus li costringeranno a tornare a casa.

“La Regione Sardegna non ha nessuna responsabilità per quanto accaduto. Da subito, con la collaborazione della società di gestione dell’aeroporto, ci siamo messi al lavoro – avviando pressanti interlocuzioni con il Governo, il Ministero e il Prefetto – per trovare una soluzione che consentisse ai passeggeri americani di rimanere in Sardegna, anche sottoponendosi alla quarantena”. Lo afferma il presidente della Regione Christian Solinas commentando la vicenda che ha coinvolto un gruppo di turisti arrivato in Sardegna a bordo di un aereo privato proveniente dal Nord America e che da ieri mattina è fermo all’aeroporto di Cagliari-Elmas con i passeggeri in attesa di sapere se possono sbarcare per le limitazioni legate alle norme nazionali sul Coronavirus.

“La singolare interpretazione restrittiva delle norme da parte del Governo, opposta alla nostra ragionevolezza di garantire anche in questo caso la sicurezza sanitaria, ha inflitto un grave danno alla credibilità turistica internazionale della nostra Isola e del nostro senso di ospitalità. Ci auguriamo che nelle prossime ore ci sia un ulteriore sforzo per consentire la risoluzione di questa vicenda”, ha concluso il presidente.

I problemi sono emersi dopo lo sbarco, a seguito dei controlli di frontiera. Da ieri infatti l’Unione europea ha aperto ai voli internazionali, lasciando fuori però alcuni Paesi tra i quali proprio gli Stati Uniti. Per i 5 quindi non resta da fare che ritornare in Colorado; gli altri, tra cui qualche sardo, rimarranno in Sardegna osservando la quarantena.