Site icon cagliari.vistanet.it

Seconda giornata per il mercatino di Sant’Elia: e già qualcuno rimpiange viale Trento

A Cagliari “secondo giro” per il mercatino domenicale di Sant’Elia, nel nuovo spazio, zona parcheggi, concesso ad ambulanti, standisti e hobbisti di ogni genere, trasferiti dalla storica postazione di viale Trento. 90 giorni di sperimentazione, fino a una possibile stabilizzazione, a due passi dall’azzurro del mare e all’ombra dei “palazzoni” del rione cagliaritano. Tra uno spazio e l’altro c’è di tutto e di più, dagli alimentari ai vestiti usati, dai prodotti per la casa ai fumetti e riviste, sino a qualche oggetto di nicchia, per collezionisti. Eppure, per qualcuno del mestiere, il piazzale antistante al palazzo della Regione, a due passi dal centro cagliaritano, avrebbe richiamato di certo più persone. E allora c’è chi lamenta le prime perdite di guadagno.

Mercatino di Sant’Elia, a caccia dell’affare. Ma la lontananza dal centro sembra eccessiva

Una passeggiata sotto il sole, respirando l’aria di mare, e la domenica si va a caccia dell’affare. C’è chi si fa la spesa per la settimana e chi invece va alla ricerca di qualche rivista, libro o fumetto. Altri ancora puntano sugli eterni dvd hard o su qualche oggetto da collezione, magari con il marchio di qualche prodotto in voga negli anni ’70. Il signor Gianfranco, con il suo stand di giornali d’epoca e giradischi, in fondo all’area parcheggi, dice la sua sulla nuova zona  di lavoro: «Siamo fuori dal centro. Come si fa a venire qui senza un mezzo? Una persona di una certa età, ad esempio, rispetto a viale Trento, ha più difficoltà a venire qui».

Al mercatino di Sant’Elia tanto ordine e poca calca in una domenica d’estate

Per chi da vent’anni si era abituato al vecchio mercatino, la differenza in positivo si vede eccome. Tanto ordine tra bancarelle e stand, e soprattutto poca calca e maggiore spazio di movimento. Cosa preziosa in un periodo come questo in cui gli assembramenti sono decisamente da evitare. E per i “furbetti”, spesso abusivi, delle viuzze vicine al piazzale di viale Trento, non di rado incuranti dell’igiene, ora le cose si fanno difficile.  «Noi paghiamo una quota settimanale per sostenere i costi di pulizia – spiega Marco Sanna, storico volto del commercio domenicale  – e speriamo che non aumenti, altrimenti il nostro guadagno sarà sempre più basso. L’importante è lavorare, anche se sarebbe meglio che ci fosse un pullman che porti la gente più vicino ai nostri spazi».

Marco Sanna, storico volto del commercio domenicale : «Noi paghiamo una quota settimanale per sostenere i costi di pulizia. L’importante è lavorare, anche se sarebbe meglio che ci fosse un pullman che porti la gente più vicino ai nostri spazi»

Il confronto: «Il guadagno qui? Rispetto a viale Trento solo una minima percentuale»

Senza nulla togliere alle migliorie di organizzazione dell’area, per molti commercianti la pecca sembra essere nell’eccessiva perifericità della zona, decisamente distante dal centro cagliaritano. Agli occhi di qualcuno allora meno afflussi e conseguentemente calo di guadagno: «Neanche a paragone con viale Trento, – spiega Paolo Chessa, con il suo stand di prodotti per la casa – poco servito dai bus. Qui stiamo guadagnando decisamente meno. Certo, c’è più ordine e meno calca. Ma forse la gente ha paura del virus. Noi vorremmo fare anche solo la metà di quello che si faceva in viale Trento».

L’altro confronto: «Impressione positiva. Questo mercatino può diventare un fiore all’occhiello»

Passeggiando qua e là, però, non mancano le impressioni pienamente positive di questo nuovo mercatino. Viorica Monni, alla sua prima presenza con il suo miele, promuove a pieni voti la nuova area. «Per quanto mi riguarda, l’impressione è totalmente positiva. Per una città, avere uno spazio apposito per il mercatino può essere il fiore all’occhiello».

Exit mobile version