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Libertade: «Rapper nuorese a processo per oltraggio, ma si trattava di un’esibizione»

«È ormai noto che qualsiasi forma di impegno politico contro l’occupazione militare in Sardegna è sottoposta ad una costante repressione giudiziaria. Oggi a farne le spese – afferma l’Associazione Libertade in un comunicato – sono un cantante nuorese ed i suoi fan, che hanno ricevuto decreti penali di condanna per le tematiche contrarie alle basi militari, espresse durante un concerto».

I fatti risalgono all’8 settenbre 2018, quando un noto rapper nuorese durante un’esibizione canta una canzone con la quale riporta le storiche rivendicazioni contro la presenza dei poligoni militari in Sardegna “non c’è tempo per mediazioni – indennizzi – conciliazioni – questo è un messaggio ai coloni – basta, fuori dai coglioni!” recita il testo, e l’esibizione è accompagnata da una coreografia che prevede anche dei gestacci, ovvero il “dito medio”, comune espressione di denuncia degli artisti rap.

Secondo gli inquirenti però il cantante avrebbe espresso quelle parole oltraggiose nei confronti dei poliziotti presenti. Pertanto il giovane e alcuni altri giovani presenti al concerto sono stati raggiunti da un decreto penale per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale. Come ha spiegato l’avvocato Giulia Lai, Libertade esprime solidarietà perché i casi in cui i le persone che hanno manifestato il loro dissenso verso la presenza dei poligoni militari sono finite a processo, sono numerose, si sono 35 indagati per la manifestazione di Teulada del 2016 e tanti altri processi in corso.

«Tra qualche mese per il cantante ed alcuni fan si aprirà il processo presso il Tribunale di Nuoro nel quale verrà soprattutto messa in discussione la libertà di espressione e la libertà dell’arte le quali- ricorda l’Avv. Giulia Lai, che ieri ha depositato l’opposizione ai decreti penali di condanna – sono tutelate dalla stessa costituzione italiana negli articoli 21 e 33. A capodanno questo stesso cantante è stato invitato ad esibirsi in piazza e ha ripetuto la stessa esibizione, perché questo è il modo di esprimersi dei rapper, il loro linguaggio artistico. ».

«Libertade esprime la propria solidarietà – conclude il comunicato- e ribadisce il proprio impegno a difesa di tutti coloro che vengono raggiunti dai provvedimenti dell’autorità giudiziaria nell’esercizio della libertà di esprimere il proprio dissenso».

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