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(FOTO) Gairo Vecchio come set fotografico. La solitudine come sentimento di rinascita e riflessione

Gairo Vecchio, il paese fantasma. Da quando, nel 1951, un’alluvione lo distrusse – costringendo gli abitanti a spostarsi più su –, il paese giace abbandonato alle intemperie, circondato da un alone di cupo, di misterioso. È sempre un’emozione, passeggiarci, ed è sempre molto ammaliante.

La make-up artist Veronica Contu e la fotografa Claudia Corrias hanno scelto proprio questo luogo spettrale e affascinante per un set fotografico.

«Le prime fasi del progetto sono nate circa un anno fa quando Veronica mi parlò di Gairo Vecchio. Successivamente abbiamo iniziato – si era già a dicembre – a buttare giù le prime idee e formammo poi il team di persone che avrebbero lavorato a questo shooting» racconta Corrias.

Una modella cecoslovacca come protagonista del set, in perfetta sintonia con questo ambiente ammantato di mistero eppure in un certo modo in contrasto.

«Tereza Dankova» spiegano Corrias e Contu «è una ragazza unica, con dei tratti particolari. L’idea di una bellezza così rara era motivo di gioia per tutte noi. Vedere un contrasto così netto ha reso il progetto ancora più interessante e vissuto in quanto la ragazza è stata lontana, in questi mesi di Covid-19, dalla sua famiglia che si trova a Olomouc in Rep. Ceca: il nostro progetto raccontava proprio della solitudine come sentimento di rinascita e riflessione. Si è immersa completamente in questo mood. Inoltre avere una ragazza di una cultura completamente diversa ha potuto arricchire ulteriormente l’idea che avevamo delineato. Soprattutto in questo periodo sociale e politico in cui l’accoglienza dello straniero è diventato motivo di scontro».

Le difficoltà, però, ci sono state: «La fase di scatto doveva essere pronta per aprile» raccontano le due «ma ci sono stati dei contrattempi legati alla pandemia».

Quindi, atmosfera spettrale, modella splendida e dallo sguardo magnetico, cielo sempre coperto… è allo stesso tempo inquietante e accattivante. Ma qual era la sensazione che Veronica Contu e Claudia Corrias volevano far provare a chiunque guardasse queste foto?

«Il progetto nasce come esplorazione del proprio vissuto personale dopo vicissitudini molto difficili. L’idea della solitudine come sentimento negativo è una cosa comune e volevamo dimostrare il contrario. Crediamo che in momenti come questi ognuno possa trovare una forza interiore e affrontare le cose con un maggior equilibrio e coraggio. La protagonista dello Shooting è un’eroina dei giorni nostri e sa bastare a se stessa in modo consapevole e deciso. Soprattutto come donna. In un certo senso tutti noi del team ci siamo proiettati nella sua figura, accomunati da questa voglia di resilienza e forza. Volevamo che le foto fossero d’impatto e molto evocative. Gairo Vecchio è meravigliosa. E ci ha regalato dei colori e profumi unici. L’Ogliastra è unica e mi sono ripromessa di esplorarla il prima possibile».

Con la fashion designer del progetto, Claudia Zuddas, sono stati scelti gli abiti: ognuno di essi racconta una storia. «Abbiamo lavorato su una mini capsule strutturata e oversize. Richiamando una femminilità diversa che va oltre le forme, meno stereotipica che richiamasse attraverso il rosso la passione e il fuoco. Tutte doti che abbiamo attribuito a questa protagonista forte».

Il trucco ha poi contribuito a dare un alone conturbante.

«Come per ogni progetto vi è un primo confronto con il fotografo, in questo caso Claudia, la quale mi spiega la sua idea, il look pensato per la modella e infine la location scelta. Il tutto viene poi illustrato in una moodboard: un documento che contiene una serie di immagini unite tra loro simil collage, che serve al team per avere un formato visivo del progetto utile per capirne il concept» racconta la make-up artist ogliastrina. «Dopo aver preso visione della moodboard inviatomi, elaboro i diversi look pensati per lo shooting. Per i servizi fotografici non esiste la prova trucco. Dopo aver preso visione del progetto, a mia volta creo una moodboard d’ispirazione con delle linee guida, che spesso sono soggette a variazioni, soprattutto se il servizio fotografico viene fatto in esterna. Infatti le condizioni climatiche influiscono sulla luce e di conseguenza sul trucco. La mia moodboard prevedeva 3 makeup diversi: un trucco editoriale, uno soft smokey sui toni del bronzo e infine un look più scuro e drammatico. Data la nuvolosità della giornata, ho scelto di eliminare l’ultimo makeup in quanto la luce avrebbe appesantito troppo lo sguardo della ragazza rendendolo eccessivamente aggressivo. Ho optato per una base fresca e luminosa, colore sulle guance e sfumatura sugli occhi che esaltasse l’azzurro degli occhi di Tereza. Nonostante la giornata fosse poco luminosa, il risultato è stato molto soddisfacente».

Gli scatti nelle nostre pagine social e nei siti di Veronica Contu e Claudia Corrias.

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