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Il MAN di Nuoro riapre il 29 maggio con la mostra “Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale”

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Il MAN di Nuoro riprende la sua attività espositiva il 29 maggio 2020, aprendo al pubblico la mostra “Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale”, curata da Luca Scarlini. Nel rispetto di tutte le misure necessarie per la sicurezza sanitaria del pubblico e dello staff, l’esposizione sarà visitabile fino al 15 novembre 2020. La mostra, inizialmente in programma da venerdì 13 marzo a domenica 14 giugno 2020, è posticipata per l’emergenza sanitaria in corso.

Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale è un inedito progetto espositivo che offre un’ampia e articolata indagine storiografica e culturale sulla relazione tra Sardegna e Piemonte, a 300 anni dall’arrivo dei Savoia a Cagliari. Attraverso il lavoro di artisti, musicisti e intellettuali attivi nelle due regioni, la mostra Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale, a cura di Luca Scarlini, testimonia l’osmosi culturale tra i due territori dal 1720 agli anni Sessanta del Novecento, raccogliendo una varietà di opere d’arte, documenti, manufatti, testi letterari, illustrazioni, ceramiche, fotografie e spartiti musicali, provenienti da prestigiose istituzioni italiane.

Accompagna la mostra un film d’animazione dedicato agli illustratori sardi attivi in Piemonte nel Novecento, prodotto da Fondazione Film Commission Sardegna in collaborazione con il MAN. Adottando una prospettiva postcoloniale, il percorso espositivo illustra il processo di acculturazione e influenza reciproca tra Sardegna e Piemonte, sino ad annullare lo stereotipo della formula “dominati e dominanti” per dare invece spazio alla libera reinvenzione di segni e stili protrattasi per oltre due secoli.

La mostra svela un volto inedito del Regno di Sardegna, un regno segreto, ricco di storie non ancora esplorate e fatto di prolifici incontri e grande mobilità, narrato per lo più in termini polemici dalla storiografia sarda e con numerosi equivoci da quella piemontese. Luca Scarlini, curatore della mostra, scrive nel testo in catalogo: “La mostra esplora, per tramite di profili artistici, di microstorie, di fatti di costume, di vicende ufficiali, di situazioni politiche, di aneddoti biografici, di storie d’amore e guerra, di documenti, di illustrazioni, di legami spesso dimenticati, o mai chiariti, la costruzione di un mondo di segni tra Piemonte e Sardegna, senza una visione preconcetta, né tesi da dimostrare. Nelle sale del MAN di Nuoro va in scena lo spettacolo di un luogo reale e immaginario a un tempo, di cui vengono fornite le mappe, forse per la prima volta, in modo organico, ricostruendo allo stesso tempo un episodio capitale, e ancora in larga parte da esplorare, della recente storia italiana”.

La relazione tra le due regioni iniziò nel 1720, quando l’isola divenne sabauda, e da allora gli scambi e le transazioni culturali tra i due territori si intensificarono sempre più, determinando un’epoca di movimenti di persone, oggetti e idee che cambiò profondamente il destino di Sardegna e Piemonte e avrebbe contribuito alla costituzione del Regno d’Italia e allo sviluppo di una cultura nazionale. La mostra è corredata da un ampio catalogo monografico edito da Ilisso che raccoglie saggi inediti appositamente commissionati a importanti autori e scrittori sardi e piemontesi quali Marcello Fois, scrittore, commediografo e sceneggiatore, Gianni Farinetti, giallista, sceneggiatore e regista, Maria Paola Dettori, storica dell’arte, Luciano Marrocu, storico e scrittore, e Luigi Fassi, direttore del MAN.

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