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Continua l’odio verso Silvia Romano: bottiglia di vetro lanciata contro il suo palazzo

Nel pomeriggio alla Camera, il deputato della Lega Alessandro Pagano, illustrando un ordine del giorno al decreto Covid, ha criticato il governo perché al funerale di un poliziotto morto per il coronavirus non era presente con nessun proprio rappresentante, poi ha aggiunto che, quando invece è rientrata Silvia Romano, definendola “neo-terrorista”, sono andati in tanti ad accoglierla. Pagano è stato ripreso dalla vicepresidente della Camera Mara Carfagna, ma in Aula si è scatenata una bufera.

La spirale d’odio in cui è finita suo malgrado Silvia Romano non si arresta: come riporta il Corriere, una bottiglia di vetro è stata scagliata contro la finestra di uno dei suoi vicini di casa. Si tratta della finestra che si trova sotto quella dalla quale lunedì pomeriggio la cooperante si è affacciata per salutare amici e sostenitori dopo il suo rientro a Milano, rientrata dopo 18 mesi di sequestro in Kenya e Somalia. Sul posto è arrivata anche la polizia scientifica per repertare i frammenti di vetro, risultati essere i cocci di una bottiglia di birra, mentre altri agenti hanno ascoltato le persone che vivono nell’appartamento.

Non è ancora chiaro quando sia stata lanciata la bottiglia, ma i vicini hanno raccontato che sicuramente si tratta di qualcosa scagliato dall’esterno. In questo caso potrebbe trattarsi di qualche gesto dimostrativo. Un episodio inquietante, che arriva dopo le minacce di morte arrivate via social in questi giorni e sulle quali è stata aperta un’inchiesta dal pm Alberto Nobili per minacce aggravate.