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Mortalità e Covid-19: a marzo in Sardegna i decessi sono aumentati del 13,7% rispetto agli anni precedenti

Sono stati pubblicati ieri dall’Istat e dall’Istituto Superiore di Sanità i dati del dossier sull’incidenza del Covid-19 sulla demografia italiana nel primo trimestre del 2020.

Molto interessante in tal senso è il grafico riportante i decessi per il complesso delle cause e per Covid-19 nel primo trimestre 2020, confrontato con la media per lo stesso periodo del 2015-2019.

Complessivamente, prendendo in esame i dati di marzo (che sono senza dubbio più significativi rispetto a quelli di gennaio e febbraio) il quadro che ne viene fuori è di un’Italia divisa in tre, con regioni del Nord il cui tasso di mortalità è cresciuto esponenzialmente (+ 186,5% in Lombardia), regioni del Centro-Nord in cui il numero di decessi è cresciuto con percentuali significative e regioni del Sud dove il dato è in aumento o costante (soprattutto al Sud).

La Sardegna registra un leggero aumento dei decessi (+1,1%) per i mesi di gennaio e febbraio e una decisa, ma non esponenziale, impennata per il mese di marzo, in cui il numero di morti è stato maggiore del 13,7% rispetto ai mesi di marzo dei cinque anni precedenti. 

Su un totale di 1.707 persone decedute nell’Isola tra il 21 febbraio e il 31 marzo 2020, 39 hanno perso la vita a causa del Covid-19. Si tratta del 2,3% del totale. La media dei decessi per qualsiasi causa tra il 2015 e il 2019 è stata di 1.495, poco più di 200 in meno rispetto al 2020, da qui l’aumento del 13,7%.

 

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