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Il caso dell’oncologia del San Francesco di Nuoro approda in parlamento

Quanto sta accadendo nel reparto di Oncologia del San Francesco di Nuoro approda in Parlamento, con una interrogazione al Ministro della Salute, Roberto Speranza, presentata dalla deputata sarda del M5S, Mara Lapia.

«Non è accettabile quanto stabilito dalla direzione della Assl di Nuoro con un ordine di servizio – attacca Lapia -. Al San Francesco, come sempre, si cerca di colmare ritardi e inadeguatezze organizzative scaricandoli sul personale e facendo leva sul buon senso degli operatori. Non si può istituire un reparto Covid o pre Covid, senza avere il personale e poi far ruotare i medici di altre specialità, come l’Oncologia, già sottodimensionata e che tratta pazienti in condizioni di salute delicatissime».

La direzione sanitaria, scrive Lapia nell’interrogazione, aveva assicurato ai pazienti oncologici che il reparto Covid-19 sarebbe stato blindato dal resto dell’ospedale, sia in termini di spazi dedicati (con ingressi ed uscite separati dalle altre aree della struttura), sia in termini di turnazione dei medici specialisti nei diversi reparti.

Ma il 23 aprile è arrivata la comunicazione della direzione: «Una scelta avventata, accusa la deputata, del tutto inopportuna durante una grave pandemia, e che tiene in considerazione solamente l’aspetto organizzativo dell’ospedale nuorese, tralasciando di fatto la tutela della salute dei pazienti e del personale sanitario».

La parlamentare Cinquestelle chiede, inoltre, al ministro Speranza se non ritenga opportuno inviare i propri ispettori per verificare quanto sta accadendo al San Francesco. «Ci auguriamo – conclude Lapia – che Ats e Assl di Nuoro rivedano questo provvedimento e magari, considerata la fretta del presidente Solinas di riaprire tutto, si occupino di riprendere l’attività ambulatoriale, le visite e i follow up per i pazienti oncologici, sospesi ormai da mesi».

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