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(Video) “Bella Ciao” si canta anche in sardo, ecco la versione in limba

In Sardegna oggi si svolgono numerose iniziative per ricordare il 75esimo anniversario della Resistenza e della Liberazione dal nazifascismo. Tante proposte tutte condizionate dall’emergenza Covid e organizzate nel rispetto delle misure di contenimento.

 

L’Anpi ha lanciato un flash mob e questo pomeriggio invita tutti gli italiani a intonare dalle 15 dai propri balconi “Bella Ciao” , la canzone che da sempre viene considerata l’inno dei partigiani.

Esiste anche una versione in sardo tradotta da Franco Boi e con le musiche di Ennio Santariello, la versione in limba è dedicata a Dario Dario Porcheddu un militare della Finanza nato a Cabras nel 1922 che fu inviato in Jugoslavia e, dopo l’8 settembre, si unì ai partigiani slavi. Porcheddu è morto a Cagliari nel 2009.

Tra le numerose iniziative anche quella dell’Issasco, l’Istituto sardo per l’antifascismo e la società contemporanea, che oggi ricorderà la figura di Giaime Pintor. Al comando di un piccolo gruppo di soldati che avrebbe dovuto raggiungere i compagni partigiani nel Lazio, Pintor, morì a Castelnuovo nel ’43 a soli 24 anni dilaniato da una mina.

Qualche giorno prima di morire scrisse una lettera al fratello Luigi nella quale spiegava perché era necessario aderire alla Resistenza. Oggi sarà trasmesso nella pagina Facebook Issaco il video di un reading per ricordare il giovane giornalista e intellettuale di origine sarda: 12 sardi leggeranno quella lettera.

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