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La bella storia dall’Ospedale di Lanusei. Ricoverata per Sclerosi Multipla in piena emergenza Covid-19: «Ho incontrato degli angeli»

In questo momento drammatico, una bella storia arriva dall’Ogliastra. «Non è facile avere una grave ricaduta di Sclerosi Multipla durante l’emergenza sanitaria data dal Covid-19» racconta Gabriella. «Sono stata ricoverata in pieno boom, il mese scorso». Non nega, la 50enne, di aver avuto dei momenti di estremo sconforto: essere portata all’ospedale voleva dire salutare gli affetti e non sapere come si sarebbe evoluta la questione. Oltretutto, c’era la necessità che facesse un viaggio a Cagliari, in un altro ospedale.

«“Come gestiranno la situazione?” mi chiedevo. “Io, immunodepressa, sono al sicuro?”». Ben presto, però, tutte le paure di Gabriella si annullano. A Lanusei trova persone amorevoli, sempre attente, molto professionali e dotate di un’umanità incredibile. Anche la trasferta non dà nessun tipo di problema: «La preparazione e l’attenzione che il personale sanitario ha avuto nei miei confronti, per tutelarmi, sono state esemplari».

Tutti gli accorgimenti per mantenere i pazienti al sicuro sono stati rispettati alla lettera, come da protocollo: nel nosocomio, super blindato agli esterni, estrema protezione. Da casa, solo i pigiami – che venivano portati su dal personale. Bellissime parole anche per il personale ausiliario: «Massima igiene, le ragazze disinfettavano tutto più volte al giorno. Ogni superficie che era stata a contatto con le persone veniva accuratamente sanificata» ha specificato.

«Quello che mi ha stupito è che sono stata coccolata da tutti. Avevo il lato destro del corpo completamente bloccato, quindi ogni azione, anche la più semplice, era difficile per me. Se non avessi trovato persone così disponibili e umane mi sarei sentita persa. Una dipendente dell’ospedale mi ha confezionato delle mascherine, visto che il materiale di quelle che mi avevano fornito mi creava irritazione. Un’altra, mi ha lavato i capelli con cura. Bastava uno sguardo e tutti erano pronti a darmi una mano. Sempre, ci tengo a precisare, con indosso i dispositivi di sicurezza individuale – che rendono il lavoro più faticoso – e quindi nel completo rispetto della procedura anti Covid-19. Nonostante a Lanusei non ci sia la Neurologia, la mia ripresa sarebbe stata molto più lenta senza le cure ricevute».

Quindi, un grande ringraziamento a tutto il reparto di Medicina: «Grazie a tutti di cuore,» conclude Gabriella «ho capito durante la mia permanenza presso l’Ospedale Nostra Signora della Mercede che il mondo non si sta disumanizzando. Vedere la passione negli occhi di tutti, dai medici, agli infermieri, ai volontari fino al personale ausiliario, mi ha fatta stare bene».

Un ultimo ringraziamento, Gabriella lo rivolge al suo medico di base, Serafino Monni.

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