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Auto No Cost: dal tribunale primo passo positivo per un cagliaritano che ha fatto causa alla società

Sembrava un affare: si comprava un’auto sottoscrivendo una finanziaria e l’azienda Vintage con la formula “No Cost” si impegnava a pagare le rate, in cambio l’acquirente avrebbe fatto pubblicità con dei grandi adesivi sulle fiancate dell’auto, nella finanziaria oltre ai costi della macchina venivano inclusi quelli per la manutenzione degli adesivi, qualche migliaio di euro.

In Sardegna circa 800 persone hanno firmato un contratto con la Vintage, ma dopo un anno e mezzo i più fortunati, dopo qualche mese gli altri hanno visto che l’azienda non pagava più le rate. Dal momento che la finanziaria però era a loro nome sono stati costretti a pagare di tasca. Nonostante gli incontri e le pressanti richieste da parte dei “Driver”, così vengono chiamati i proprietari delle auto, l’azienda non ha mai più pagato. Qualcuno ha deciso di rivolgersi a un legale.

Un giovane di Cagliari il primo in Sardegna a fare causa alla Vintage, si è rivolto all’avvocato Bruno Acquas: «Ho fatto ricorso per ottenere subito un ingiunzione di pagamento – spiega l’avvocato – per rimborsi non corrisposti, relativi a 8 mensilità per un ammontare di circa 3mila euro. Il ricorso è stato accolto, ma come ho notificato il decreto alla Vantage, la società ha fatto opposizione».

«Tra le varie ragioni che hanno fondato l’opposizione – prosegue il legale- la società ha sostenuto che la causa non si doveva svolgere a Cagliari, ma nel foro di Roma perché nel contratto tra il driver e la società vi era una clausola che diceva che le controversie derivanti dall’applicazione del contratto dovevano essere risolte dal foro della Capitale. Io invece ho sostenuto che il driver è un consumatore è in quanto tale si applica il Codice del consumo che stabilisce che le cause relative ai diritti del consumatore di devono svolgere nel foro della città di residenza del consumatore»,

Il giudice di pace, riconoscendo che il driver è un consumatore, ha accolto l’istanza presentata del legale del giovane cagliaritano e questo costituisce un importante passo avanti, perché dopo di lui altre persone si sono rivolte all’avvocato Acquas, e presto dovranno arrivare le risposte dal Giudice di pace anche per gli altri ricorrenti sardi ai quali la Vantage ha fatto opposizione. «Aver riconosciuto che il driver è un consumatore – ha concluso l’avvocato – è un passo avanti molto importante, non solo perché adesso la causa potrà procedere a Cagliari, ma perché il fatto che i driver vengano riconosciuti come consumatori, li rende meglio tutelabili».

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