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Solinas: «Passaporto sanitario con test immediati negli scali sardi per far entrare i turisti»

«Siamo assolutamente ancora in Fase 1, di Fase 2 per ora si può solo parlare -ha dichiarato il Governatore Solinas in tema di riaperture- ci vorrà ancora tempo per metterla in atto. Dobbiamo pensare prima a diventare una regione “Covid free”, a quel punto avremo un vantaggio reale anche nella ripresa perché saremo più concorrenziali, ma fino ad allora dobbiamo mantenere tutte le musure della Fase 1, altrimenti vanificheremo i sacrifici fatti fino ad ora, e tarderemo a ritrovare la nostra normalità».

Solinas ha poi spiegato di quale normalità si parla: «La normalità, fino a che non ci saranno cure vaccinali o medicinali – ha chiarito il Presidente – dovrà essere una normalità “Articolata”, se parliamo di turismo, dobbiamo avere la capacità di dire che al momento dobbiamo aiutare tutto il comparto a sopravvivere all’emergenza, a poi per la ripresa, dobbiamo puntare ad alimentare il turismo interno».

«Per il turismo esterno dobbiamo tenere conto di due variabili – ha proseguito Solinas- la prima riguarda il lockdown di ciascun paese, bisogna vedere se quelle nazioni dalle quali arrivano i nostri turisti abitualmente, si sbloccheranno. Se poi vogliamo aprire agli arrivi dall’esterno dobbiamo prevedere l’installazione negli scali portuali e aeroportuali di piattaforme di processazione diagnostica rapida per certificare la non positività dei passeggeri sbarcati ed evitare nuovi contagi, e il ridiffondersi dell’epidemia. Bisognerà dotare i turisti di una sorta di “Passaporto sanitario”».

Il Governatore ha poi affrontato il problema imminente della fruizione delle spiagge e la riorganizzazione degli alberghi e delle altre strutture ricettive, in particolare dopo quelle che lui stesso ha definito “soluzioni fantasiose”. «Se dovessimo pensare di riorganizzare le strutture turistiche con il numero di posti letto attuali, mantenendo le regole sul distanziamento sociale, sarebbe necessario aumentare moltissimo le volumetrie, bisognerà necessariamente ridurre i posti letto. Sono state elaborate idee fantasiose come quelle di dividere gli spazi nelle spiagge per il godimento in esclusiva di un pezzetto di arenile. Occorre studiare misure per consentire a tutti di usufruire delle spiagge – ha concluso Solinas-  ma va fatto in maniera scientifica e seria per garantire la sicurezza delle persone».

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