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Mare e Covid-19: mentre il Governo ci pensa, arrivano proposte che fanno discutere

Naturalmente l’auspicio è che si possa tornare alla normalità prima possibile, ma stando agli annunci di esperti e politici, al momento non sembra ci sia questa possibilità. Si dovrà dunque fare ancora i conti con il distanziamento sociale, e le misure di contenimento contro la diffusione del virus anche al mare. Allo studio del governo una serie di probabili soluzioni che ci consentano di frequentare le spiagge in sicurezza.

Qualcuno ha parlato di ipotetici tunnel con erogatori di disinfettanti in cui dovrebbero passare i bagnanti. L’opzione più accreditata sembra quella del semplice distanziamento, anche se “semplice” è una parola grossa, conoscendo l’affollamento di certe nostre spiagge. Se davvero si dovrà mantenere la distanza tra ombrelloni, c’è chi parla di 6 metri, chi addirittura di 10, si dovrà pensare a criteri di ingresso che dividano e contingentino i bagnanti.

Ma c’è chi ha proposto una soluzione alternativa che ha fatto discutere in queste ore. Un’azienda del modenese che già produce gli schermi protettivi in plexiglass per gli esercizi commerciali e gli uffici, ha suggerito dei grandi box trasparenti aperti sopra che possono contenere due sdraio e l’ombrellone. Intuibile “L’effetto serra” di una soluzione di questi tipo, che con i 40 gradi delle nostre spiagge sarebbe improponibile. Assolutamente contrari i bagnini dell’Emilia Romagna, dove è stata fatta la proposta con tanto di disegni esplicativi. Tuttavia l’estate si avvicina, si parla sempre più insistentemente di “Fase due”, e una soluzione bisognerà trovarla, voi che ne pensate?

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