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Degli operatori sanitari positivi al Covid-19 in Sardegna, il 69% ha contratto il virus in ospedale

foto Sir

Oggi nella consueta conferenza stampa serale il Governatore ha fornito un nuovo dato, una statistica che indica in quali luoghi è avvenuto il contagio delle persone, tra medici, infermieri e oss, che sono risultate positive al tampone nell’Isola. Il dato che fa più riflettere è l’altissima percentuale di persone, tra gli operatori sanitari, che sono state contagiate negli ospedali, il 69% dei dei positivi. A questi si aggiunge un 15,7% di persone che hanno contratto il virus nelle case di riposo e le strutture territoriali. Segno che le misure che teoricamente si sarebbero dovute prendere, incluso probabilmente l’uso dei dispositivi di protezione individuale, non sono stati efficaci oppure non sono stati adottati come si sarebbe dovuto, a Sassari infatti dove si concentra il 66,05% dei contagi totali in Sardegna sono state aperte due inchieste, una per omicidio colposo, l’altra per epidemia colposa.

C’è poi un 7,8% che ha contratto il virus in strutture extraospedaliere. Infine una percentuale piuttosto alta, il 7,5% che non ha saputo o voluto, spiegare come è stato contagiato. Come ha spiegato il governatore al momento il Comitato tecnico scientifico sta studiando delle linee guida per perfezionare e rendere ancora più efficaci le misure di prevenzione nelle strutture sanitarie.

Uno dei temi di più difficile gestione è rappresentato dagli asintomatici. Inizialmente infatti le linee guida indicavano come requisito per effettuare il tampone su un paziente, che questo presentasse almeno due sintomi, dunque in tanti sono sfuggiti ai primi controlli in quanto asintomatici. Successivamente il protocollo ha ridotto a un solo sintomo il requisito necessario per sottoporre il paziente a test. Soltanto di recente si è proceduto con il controllo a tappeto di tutti i possibili contagiati anche in mancanza di sintomi.

Il Governatore Solinas ha ribadito che gli approvvigionamenti di Dpi, acquisiti direttamente dalla Regione entro giovedì dovrebbero arrivare e serviranno per garantire il fabbisogno dell’Isola per i prossimi due mesi. Secondo le stime infatti, occorrono 30mila mascherine per le strutture ospedaliere e altrettante per le autonomie locali, come case di riposo e altre istituzioni di interesse pubblico come le carceri.

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