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I detenuti del carcere minorile donano le loro uova di Pasqua ai bimbi del Microcitemico: «Noi abbiamo sbagliato, loro no»

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«Tante, troppe uova di Pasqua al cioccolato, perché non le regaliamo a chi non ha scelto di stare in ospedale per sua scelta? Noi abbiamo sbagliato, abbiamo scelto di sbagliare e per questo stiamo qui dentro, ma loro no, i bambini del Microcitemico sono più sfortunati di noi e non meritano di stare li tra le mura di quell’ospedale. Possiamo regalarle a loro?».

 

Detto, fatto: un bellissimo gesto concepito ieri mattina e messo in pratica oggi. I detenuti dell’Istituto minorile di Quartucciu hanno ricevuto come dono (da associazioni tra cui “Oltre le sbarre” presieduta da Lella Melis, volontari e tante altre realtà esterne al carcere) tante uova di Pasqua, anche troppe: così hanno pensato di parlarne con i poliziotti. Quest’ultimi si sono fatti portavoce col Comandante della Polizia Penitenziaria Alessandro Caria e con la direzione dell’istituto, portando alla loro attenzione il messaggio simbolico di grande altruismo e di grande cuore dei detenuti minorenni: «Noi siamo finiti in carcere perché abbiamo fatto delle scelte sbagliate nella vita, mentre i bambini non hanno scelto di finire negli ospedali».

Così, questo enorme e significativo messaggio ha potuto “varcare” le sbarre e il cancello di Quartucciu e una delegazione della Polizia Penitenziaria s’è fatta portavoce del gesto: questa mattina, nel piazzale esterno dell’Ospedale MIcrocitemico di via Jenner di Cagliari, gli agenti hanno consegnato nelle mani di medici ed infermieri del reparto di Neuropsichiatria Infantile le uova di Pasqua. Sarà una Pasqua diversa, un inno alla Vita di chi in carcere ha scelto già di cambiare rotta e di rinascere.

 

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