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“Il Buono di Cagliari”: un modo intelligente di sostenere i commercianti, anima della nostra città

I commercianti sono l’anima della nostra città e adesso che i negozi, i bar, i ristoranti, i luoghi più amati sono chiusi, Cagliari è inanimata. Perché i commercianti sono quelli che rendono viva la città, persone con le quali abbiamo rapporti di fiducia, volti familiari che popolano la nostra quotidianità, per questo adesso che stanno attraversando un momento molto difficile, possiamo fare qualcosa per loro.

 

“Il Buono di Cagliari” è una raccolta fondi diversa dalle altre, perché la donazione che facciamo è mirata, andrà proprio al negoziante che vogliamo aiutare. La nostra non sarà una semplice donazione, ma si tratta di un anticipo. Dopo aver fatto la donazione indicando il negozio che vogliamo sostenere attraverso il link de “Il Buono di Cagliari”, riceveremo una mail che funziona come un buono acquisto. Se la nostra donazione è diretta verso il nostro bar preferito, appena l’emergenza sarà finita, con quella donazione andremo a prenderci un caffè e potremo finalmente fare colazione come eravamo abituati a fare.

Ideatori di questa iniziativa sono Maria Grazia Manca, responsabile del Place Corner Store con Mattia Pinna, di Kibelis giovane marchio di design di Cagliari. A supportarli anche Valepassaparola che ha fornito le foto per la campagna e Pepe Bianco che ha disegnato il logo. «Abbiamo deciso di lanciare una campagna per la raccolta fondi con Appela – racconta Maria Grazia Manca – una piattaforma italiana abbastanza conosciuta. Adesso si dà priorità alla Sanità, a chi è in prima linea, come è giusto che sia, noi invece abbiamo voluto rivolgere lo sguardo a quello che succederà dopo. Abbiamo una lista di attività commerciali che hanno già aderito. Una cinquantina in 2 giorni e se ne stanno aggiungendo altri. In questo momento è importante sostenere i commercianti. In modo che quando l’emergenza sarà finita si potrà ripartire».

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