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Settimana Santa di Iglesias: la cerimonia di Deposizione del Cristo sarà pubblica per la prima volta nella storia

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Non senza profondo rammarico, l’Arciconfraternita della Vergine della Pietà del Santo Monte di Iglesias si è dovuta arrendere alle disposizioni previste dal Governo per arginare il covid-19 e per conseguenza, quest’anno, le secolari e sacre rappresentazioni della Settimana Santa iglesiente, non potranno svolgersi.

Nel limite delle proprie possibilità, e all’interno delle normative previste dalla Legge, il Comune di Iglesias proporrà un programma alternativo alle canoniche processioni e celebrazioni per sopperire alla privazione che la città subirà rispetto alle sue tradizioni più antiche e sentite.

Nella giornata del martedì Santo alle ore 19 in punto, per 15 minuti, la campana della Chiesa di San Michele suonerà come quando solitamente accompagna l’uscita della Processione dei Misteri.

Mercoledì Santo la consueta messa di Precetto, con la particolare benedizione del lignum crucis, verrà celebrata da don Francesco Pau e sarà trasmessa via streaming sulla pagina ufficiale fb dell’Arciconfraternita, viene da se che, per ovvi motivi, non ci sarà alcuna distribuzione dei rami d’ulivo benedetti.

Venerdì Santo è stato deciso di donare uno degli ultimi momenti intimi, segreti e riservati rimasti. Da anni l’Arciconfraternita ha deciso di aprirsi alla città, rivelando e raccontando di sé anche al fine di attenuare quell’aura di mistero, di chiusura, di settario sodalizio che sembrava sorvolare attorno al proprio operato. Tra le poche cose rimaste ancora segrete, vi sono alcuni rituali interni di cui uno dei principali è legato alla cerimonia di deposizione del Cristo che si tiene in forma rigorosamente privata, ogni venerdì Santo alle ore 15 esatte. Durante questa cerimonia un confratello, designato all’uopo dal Conservatore, legge una formula contenente al suo interno anche una preghiera che si pone come supplica al Cristo in Croce affinché possa garantire protezione e veglia in favore della nostra città di Iglesias. È un atto d’amore che i confratelli, da secoli, offrono alla propria culla natia, nella speranza di garantire alla stessa e ai suoi abitanti la grazia e la benevolenza del Redentore.

Di fatto, quest’anno, dopo più di un secolo, tale preghiera diverrà pubblica, sarà trasmesso un messaggio audio/video sulla pagina fb dell’Arciconfraternita venerdì Santo alle ore 15 in punto. Sarà un modo per stare insieme, per stringersi in un unico abbraccio simbolico che possa, come da sempre è accaduto, sostituirsi momentaneamente a quell’abbraccio che tutti i fedeli garantiscono nelle strade della città quando, allineati, si sfila per il Descenso del nostro Signore.

Sempre in occasione del venerdì Santo, alle ore 20, orario canonico d’uscita della processione del Descenso, in collaborazione con alcune associazioni culturali e privati cittadini, sarà promossa un’iniziativa da svolgersi sulle terrazze e gli usci delle case affacciate nel centro storico, teatro del passaggio della processione.

Sarà fatto appello agli adulti di vestire i bimbi con l’abito da baballottis, affinché dalle ore 20:00 dai balconi e dalle finestre delle loro abitazioni, facciano suonare le piccole matracche per inondare la città di quel suono tipico che rappresenta la Settimana Santa. Al contempo alcuni volontari delle associazioni culturali sopraccitate, sempre dai balconi o dall’ingresso delle loro abitazioni private, proporranno il suono cupo dei tamburi, assecondando il ritmo caratteristico del più celebre strumento processionale che apre i riti del giovedì e del venerdì Santo. In contemporanea, attraverso gli altoparlanti della filodiffusione presente in alcune vie del centro, saranno diffuse delle musiche tradizionali, tipiche della Settimana Santa e che solitamente vengono suonate dalla banda musicale durante le processioni.

«Siamo coscienti che nessuna manifestazione alternativa potrà sostituire le nostre tradizioni – spiega il Comune di Iglesias – nonostante questo abbiamo voluto dare un segnale di presenza alla nostra città e ai nostri concittadini, nella speranza che dall’anno prossimo tutto possa ritornare alla normalità per goderci appieno la magia e la misticità della Settimana Santa».

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