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Pirri, mercato di Is Bingias. Si rifiuta di dare le generalità e fa un video mentre se la prende coi poliziotti: denunciato

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Si è conclusa con una inevitabile denuncia alla Autorità Giudiziaria la video sceneggiata che circola sugli smartphone di tanti cagliaritani e non solo, riguardo la movimentata mattinata di mercoledì 1 aprile al mercato civico di Pirri. L’autore dei fatti è Corrado Secci pregiudicato cagliaritano di 42 anni, residente a Sinnai. Il desiderio di popolarità e un forte spregio delle regole lo hanno spinto a improvvisarsi regista e condividere con i suoi “followers”  tutti i reati compiuti in presenza e contro gli agenti della Polizia Locale di Cagliari, impegnati nei normali servizi annonari al mercato di Is Bingias oltreché, come ormai da tempo, nel far rispettare le prescrizioni anti diffusione del virus Covid-19 riguardo le distanze interpersonali e nella mobilità intercomunale.

Al normale controllo e alla semplice richiesta degli agenti della compilazione dell’autocertificazione, Secci, a suo dire impegnato in una colletta alimentare, con minacce e farneticanti motivazioni, si è rifiutato più volte di fornire le proprie generalità, oltraggiando e minacciando il personale, e in maniera poco astuta riprendendo tutto il suo agire come prova dei reati perpetrati. Secci ha poi diffuso il video online web tramite il social network Facebook, violando ulteriormente la normativa sulla privacy che impedisce la diffusione senza l’assenso dei soggetti ripresi.

Tra lo sguardo incuriosito e stupito dei tanti anziani che frequentano quotidianamente il mercato, è stato inevitabile l’arrivo dei rinforzi e la successiva identificazione del soggetto. L’atteggiamento altamente professionale degli agenti della municipale, davanti alle sceneggiate di Secci che incitava senza seguito i presenti alla disobbedienza verso donne e uomini in divisa, ha evitato che la situazione degenerasse.

Le rapide indagini messe in atto dal personale del Corpo di Polizia Municipale di Cagliari hanno consentito di raccogliere numerose fonti di prova dei reati compiuti da Corrado Secci e dei suo followers, in corso di identificazione grazie alla collaborazione degli esperti informatici della polizia postale, che comportandosi da “leoni da tastiera” hanno commentato insultando e diffamando il personale in divisa. Secci dovrà rispondere di numerosi reati che vanno dall’oltraggio a pubblico ufficiale, al rifiuto di generalità, minacce, resistenza e istigazione a commettere reato. Inevitabile anche la sanzione per aver violato gli obblighi imposti dalla normativa antidiffusione del Coronavirus. Anche per tutti i commentatori del filmato che hanno proferito frasi ingiuriose e diffamatorie nei confronti del personale della Polizia Locale, si procederà con le denunce del caso all’Autorità Giudiziaria.

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