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Walter Zenga: “La ripresa e i soldi? La salute delle persone prima di tutto”

Walter Zenga

Il tecnico del Cagliari Walter Zenga stamattina è intervenuto ai microfoni di Radio Rai e ha detto la sua sul taglio agli stipendi dei giocatori e su una eventuale ripresa. Zenga si trova attualmente in isolamento in Sardegna (mentre la famiglia e i suoi bambini sono a Dubai). Come spesso accade le sue dichiarazioni non sono state banali. 

Arrivato all’inizio di marzo, l’ex portierone della Nazionale inizialmente è stato tirato in ballo sulla possibilità di continuare la stagione e magari giocare ad agosto: «Sono ottimista per natura – ha affermato Zenga – la situazione impone attenzione. Difficile ipotizzare una data, perché la situazione non è delineata. Si può sforare ma la situazione non è delineata. La priorità è ritornare alla vita, perché dopo questa situazione cambieremo tutti. Importante è riprendere piano piano la bellezza che ci circonda, mangiare in un ristorante, andare al cinema».

Zenga vive isolato dall’8 marzo ma come dichiara lui stesso c’è chi sta peggio: «La situazione terribile la vive chi ha perso i propri cari o i medici e gli infermieri, che lavorano per noi. Non è facile ma io sto bene, i miei bambini stanno bene, quindi».

Poi l’allenatore del Cagliari ha parlato della questione soldi. «Il reale problema è risolvere questo brutto momento. La decisione dei giocatori della Juve di tagliarsi gli stipendi? Il 3 marzo io e il presidente Giulini abbiamo messo una clausola sul contratto, prevedendo una situazione del genere».

Poi il tecnico rossoblù ha parlato di possibile ripresa e di preparazione: «Se si dovesse giocare cambierà tutto, perché non ci sarà tempo per amichevoli e si dovranno disputare tante partite, 12 (il Cagliari 13 perché deve recuperare la gara con il Verona), in poco tempo. La metodologia muta. Sarà difficile ricominciare il 3 maggio, per quanto mi riguarda si può giocare anche d’estate, rinunciando alle vacanze. Ma questo non è basilare – conclude Zenga – l’importante ora è la salute delle persone, vedere i dati dei contagi in calo, questo è molto importante».

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