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Nasce “Sa spesa sospesa”: fai la spesa e la lasci nel negozio per chi non può pagarla

Il meccanismo è semplicissimo, vai nella pagina Facebook de “Sa spesa sospesa”, cerchi nell’elenco delle attività che aderiscono quello più vicino a casa tua, e fai la spesa da lasciare nel negozio per chi ne ha bisogno ma non può pagarla.

Tutto è nato nello storico quartiere di Villanova a Cagliari, il primo negozio ad aderire è stato il “Negozietto del quartiere” una proposta semplice legata alla zona, a Villanova, una città nella Città, si conoscono tutti e più o meno si sa chi in questo momento a causa della chiusura di tantissime attività produttive, si trova in difficoltà.

«Fin da subito molte persone si rese disponibili ad acquistare qualcosa in più rispetto alla propria lista della spesa – spiega Carola Farci, insegnante all’Azuni e ideatrice dell’iniziativa – due pacchi di pasta, un barattolo di pelati. Poi piano piano si è sparsa la voce e altri negozi si sono proposti, e sempre più persone fanno qualche acquisto “sospeso”».

Da Cagliari poi l’iniziativa è stata condivisa anche in altri comuni dell’hinterland, fino poi a superare i confini della provincia: «In Sardegna sono nate altre iniziative simili alla mia, così insieme a Fabio Porru, che ha già seguito altre iniziative benefiche di questo tipo, abbiamo creato una pagina Facebook e stiamo cercando di mettere in rete tutte le iniziative dell’Isola, in modo che si possano metter in contatto le persone che vogliono donare e quelle che hanno bisogno».

La vita però, soprattutto in questo momento che sembra durerà ancora per un po’, è difficile soprattutto per i più piccoli: «Il senso di solidarietà dei sardi si sta facendo sentire- conclude Carola, che fa anche la volontaria per la Protezione Civile – e ogni giorno nuove attività danno la loro disponibilità. Il bello è che ci sono anche pizzerie, paninoteche, insomma è vero che l’importante sono i beni di prima necessità, ma in questo modo si può regalare un sorriso anche ai più piccini che magari desiderano una pizza o un hamburger».

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