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Coronavirus: misure di contenimento del virus estese almeno fino a Pasqua

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Nessuna novità riguardo le misure per il contenimento del coronavirus almeno fino a Pasqua. Lo afferma il ministro della sanità Speranza.

Il prossimo decreto – ha detto il ministro per i Rapporti con in Parlamento Federico D’Incà – arriverà “prima delle scadenze del 16 aprile, perché le aziende si ritroveranno di fronte a nuove scadenze fiscali. Davanti a questo dobbiamo arrivare con un nuovo dl che permetta di poter sospendere e rinviare, aiutare per aprile le partite Iva, gli autonomi, le tante aziende che hanno bisogno di fondi di garanzia per guardare al futuro con sicurezza. Lo Stato c’è. Saranno almeno altri 25 miliardi di euro, mi auguro che possiamo avere ancora più risorse disponibili”.

Come riporta Ansa, l’Inps ha pubblicato le circolari con le modalità operative per la richiesta di alcune delle principali misure previste dal decreto cura Italia per sostenere lavoratori e famiglie: cassa integrazione, congedo parentale e bonus baby sitter. Arrivano le istruzioni per la richiesta della cassa integrazione da parte dei datori di lavoro che hanno dovuto interrompere o ridurre l’attività a causa del coronavirus. Le modalità di richiesta per la cassa ordinaria, l’assegno unico e la cig in deroga sono contenute in una circolare dell’Inps ma le domande si potevano comunque presentare già nei giorni scorsi. Può essere chiesta per un massimo di nove settimane. Per la cigo con causale Covid 19 basta un’informativa e non è necessario l’accordo con i sindacati. Non sarà conteggiata all’interno dei limiti di durata previsti per le aziende che sono nelle regole della cigo e della cigs. Non è dovuto il contributo addizionale previsto per queste ultime. Per le aziende con oltre cinque dipendenti che chiedono la cassa in deroga è necessario un accordo a livello territoriale (sono stati appena ripartiti i fondi) mentre quelle fino a cinque sono esonerate dall’accordo. Il pagamento sarà diretto per la cig in deroga mentre per gli altri casi dipenderà dal datore di lavoro che può anticipare il pagamento.

La domanda per l’indennità di 600 euro prevista dal Decreto Cura Italia, scrive la ministra del lavoro Catalfo, per i lavoratori autonomi potrà essere fatta all’Inps dal primo aprile.

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