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Il bellissimo gesto di una birreria di Quartu: dona mascherine e birre agli ospedali cagliaritani

mascherine e birre donate da birreria di quartu

Alcune delle mascherine e birre che saranno donate agli ospedali cagliaritani.

Aumentano anche in Sardegna le iniziative di solidarietà nei confronti di chi ogni giorno combatte in prima linea contro il Covid-19: medici, infermieri, oss, personale del 118. È la volta del Brew Bay, un birrificio di Quartu, il quale ha deciso di donare 110 mascherine e un centinaio di birre al personale sanitario di (per ora) due ospedali cagliaritani: Santissima Trinità e Brotzu. Le mascherine sono del tipo Ffp2 che, assieme alle Ff1 e Ffp3, sono considerate tra le più efficaci (ma anche le più introvabili). “Together Against Covid-19 – un mascherina per darvi più forza, una birra per darvi un abbraccio”, questo il nome dell’iniziativa.

«Abbiamo prima preso contatti con alcuni medici e anche infermieri per capire quali reparti avessero necessità – spiega il titolare Michele Cinus – Da lì, seppur non una quantità enorme, abbiamo fatto una piccola suddivisione in modo da coprire più personale possibile. Siamo in attesa che arrivi il secondo carico, abbiamo chiesto anche ad altre aziende fornitrici con le quali siamo in contatto. Speriamo di poterne comprare ancora, non sono proprio economiche e avendo tutta l’attività aziendale bloccata, purtroppo possiamo acquistarne a tranche, valutando di volta in volta in base alla disponibilità economica». I reparti a cui verranno consegnate sono Pronto Soccorso, Rianimazione, Ortopedia e Neurochirurgia per quanto riguarda il Brotzu e Terapia intensiva, Pneumologia, Infettivologia e Cardiologia per quanto riguarda il Santissima Trinità. «Ovviamente questi sono i reparti che al momento ci hanno consigliato ma ovviamente ogni struttura valuterà se “dirottarle” in o tra altri reparti».

Non solo mascherine, però: lo staff del Brew Bay consegnerà anche un centinaio di birre: «Qualcuno non beve ma magari la offre a un collega o un familiare – afferma Cinus – Ovviamente la birra è per il dopo lavoro, per regalare una piccola “coccola” in un momento dove abbracci e altre dimostrazioni di affetto sono impossibili da scambiare». E il riscontro da parte del personale sanitario è stato più che positivo: «Inizialmente alcuni ci avevano detto che a loro bastava sapere di avere il nostro appoggio e supporto, ma per noi sentire che erano contenti ci ha ripagato tanto perché significa che hanno apprezzato l nostro gesto – prosegue Cinus – È importante, stando noi inermi a casa, poter trasferire un minimo di gratitudine e forza. Speriamo che questa iniziativa possa attirare l’attenzione e la sensibilità di tanti e che sia la scintilla che accenda sempre più luci».

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