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Covid-19. L’appello del 118: «Saremo costretti a fermarci, non abbiamo più mascherine né kit di protezione»

ambulanza

Le associazioni e cooperative sociali (Associazioni “Libere” afferenti alla C.O. di Sassari – Associazioni “Libere” afferenti alla C.O. di Cagliari – “ANPAS” – “Misericordie” – “AVIS” – “Croce Rossa Italiana” – Cooperative Sociali afferenti alla C.O. di Sassari – Cooperative Sociali afferenti alla C.O. di Cagliari) che operano in prima linea svolgendo il servizio di Emergenza di base per il 118 lanciano l’appello rivolto al presidente della Regione Christian Solinas, all’assessore alla Sanità Mario Nieddu, ai direttori generali della Protezione Civile Antonio Pasquale Belloi, dell’Areus Giorgio Lenzotti, ai Prefetti di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano e dell’Ats Sardegna Giorgio Steri.

“Più volte, abbiamo segnalato che il progressivo aumento dei casi di infezione da COVID-19 e le, giustamente, più pressanti procedure volte ad una corretta salvaguardia del personale addetto agli interventi in emergenza 118, stavano provocando un forte utilizzo delle mascherine di protezione e degli ulteriori DPI in dotazione degli operatori. Come già ampiamente riscontrato, i kit e, in particolare, le mascherine con specifiche tecniche adatte all’emergenza in corso, sono ormai introvabili. Il problema riguarda, ormai, la quasi totalità delle organizzazioni operanti nel sistema 118. Tra le responsabilità dei Presidenti delle Associazioni e Cooperative, figurano in modo determinante le prerogative sulla sicurezza. Il mancato rispetto di queste, oltre che al grave danno umano e sociale, ha ricadute legali piuttosto importanti.

Sono già un grande numero, le Associazioni che ci hanno segnalato la ormai definitiva conclusione delle scorte di DPI ordinariamente detenute. Si è ormai dato fondo, anche a dispositivi di caratteristiche inferiori a quelle prescritte. In questo contesto, è ormai prossimo il progressivo fermo dei mezzi di soccorso di base, che, invece, sono chiamati, sempre più ad interventi che li coinvolgono con pazienti sospetti COVID-19. Sta diventando quasi quotidiano il fermo di sicurezza per volontari e postazioni di base, dovuti a sospette contaminazioni.

Ancora più allarmante la leggerezza con cui si attivano i mezzi delle Base, condotti da un autista volontario senza DPI, per essere integrati con personale medicalizzato delle Mike, quando si trova senza disponibilità del proprio mezzo, a causa dei tempi lunghi delle operazioni di sanificazione o a causa di guasti meccanici. Ad oggi, è indispensabile provvedere con la massima urgenza, affinché siano forniti i DPI adatti all’emergenza in atto, a tutte le organizzazioni operanti nella rete 118 regionale.

Contestualmente, va attivato un piano di formazione atto a far conoscere, a tutti gli operatori, le tecniche di vestizione e, soprattutto, di svestizione sull’uso dei DPI, unitamente alle tecniche di sanificazione dei mezzi di soccorso e delle parti contaminate. In mancanza di questi atti urgentissimi, non potranno essere più garantiti i servizi di soccorso di base, questo purtroppo, proprio in una fase che vede l’infezione, crescere in maniera esponenziale. Ci dispiace constatare che i nostri precedenti solleciti siano stati ignorati, ma considerando la drammaticità del momento, confidiamo che questa nostra ultima missiva possa contribuire ad evitare un epilogo disastroso per il soccorso alla popolazione.

 

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