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Tanti auguri a Carletto Mazzone, storico allenatore del Cagliari: “Sor Magara” compie 83 anni

Carlo Mazzone sulla panchina del Cagliari - Foto Corriere

Carlo Mazzone sulla panchina del Cagliari - Foto Corriere

Oggi, 19 marzo 2020, compie 83 anni Carlo, per tutti “Carletto”, Mazzone. I tifosi del Cagliari lo ricordano ancora con grande stima e affetto per i suoi trascorsi sulla panchina rossoblù.

Il 9 ottobre 1991 fu il giorno che segnò l’inizio della lunga storia d’amore tra il Cagliari e il tecnico romano. Dopo un inizio disastroso del tecnico Massimo Giacomini (una vittoria e cinque sconfitte), Cellino inaugurò la lunga stagione degli esoneri – 36 avvicendamenti in poco più di 20 anni di gestione – mandando via Giacomini per “Sor Magara”, al secolo Carlo Mazzone, storico tecnico dell’Ascoli e di tante altre squadre tra A e B.

Carlo Mazzone sulla panchina del Cagliari

Quello di Mazzone per il Cagliari – e viceversa – fu amore a prima vista. L’esordio fu subito esaltante con un pareggio casalingo con l’Inter, un punto prezioso che sbloccò l’impasse di cinque sconfitte consecutive. Mazzone condusse i rossoblù a una sicura salvezza con 29 punti e un 13esimo posto che dopo le prime giornate sembrava davvero irraggiungibile.

Ma fu solo l’antipasto della stagione successiva, vero capolavoro della carriera di Mazzone, con il sorprendente sesto posto e la storica qualificazione in Coppa Uefa. Un traguardo che gli valse la chiamata da parte della Roma, la squadra che Mazzone, romano di Roma, tifava sin da bambino. Si trattò della classica occasione irrinunciabile, ma Mazzone non dimenticò mai il Cagliari e il Cagliari non dimenticò mai lui, perdonandogli anche la mancata salvezza nel campionato 1996-1997, quando fu richiamato da Cellino per rimettere insieme i cocci dopo la gestione Perez. E mancò poco che non ci riuscì, anche se l’epilogo fu tragico con lo spareggio perso a Napoli contro il Piacenza e le dimissioni comunicate a caldo negli spogliatoi a presidente, giocatori e giornalisti. Ma Mazzone rimane ancora oggi, insieme a Ranieri e a pochi altri, uno degli allenatori più amati della recente storia rossoblù.

La carriera di Mazzone è proseguita negli anni in maniera solida e coerente, fino all’era del Brescia, dove Sor Carletto firmò pagine indelebili della recente storia calcistica. Una di queste è lo splendido rapporto con Roberto Baggio, suo pupillo assoluto. Il binomio Mazzone-Baggio è ancora oggi ricordato come un simbolo del calcio più puro e pulito, fatto di sincerità, lealtà e passione per il bel gioco.  

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