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(FOTO) Cagliari ai tempi del Coronavirus: strade e supermercati semi-deserti

cagliari deserta per coronavirus

Cagliari, lunedì 9 marzo, metà mattinata: il cielo non è ancora del tutto coperto, la pioggia non è ancora arrivata. La città ha un volto quasi spettrale: strade semi-deserte, i bar altrettanto, tavolini quasi del tutto liberi. Si presenta così il capoluogo sardo due giorni dopo il decreto d’emergenza varato dal governo per cercare di arginare la diffusione del virus Covid 19, comunemente conosciuto come Coronavirus.

La situazione è simile anche in un noto discount e in un grande ipermercato della città: ci sono le offerte promozionali e fino a una settimana fa, sempre in un giorno feriale, la gente si era riversata in massa per accaparrarsi i prodotti scontati. Oggi, invece, verso mezzogiorno le corsie sono semi-deserte. Tra gli avventori, almeno quattro persone (giovani) indossano una mascherina, altri si portano la sciarpa alla bocca, altri ancora indossano i guanti.

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E sui social intanto si moltiplicano gli annunci da parte dei proprietari di locali che hanno deciso di chiudere fino a nuove disposizioni da parte del governo. Alcuni rimangono aperti ma con i dovuti accorgimenti in ottemperanza alle norme nazionali: tavolini distanziati di un metro l’uno dall’altro, ingresso concesso a un numero limitato di persone. Chi sta lavorando di più sono i gestori delle ditte di consegne a domicilio: in città si vedono sempre più rider che portano a casa delle persone cibo e non solo, anche medicinali. Una ragazza esce da una paninoteca, carica nella borsa termica della bici una busta con dentro prodotti ordinati dai clienti: «Questi giorni stiamo lavorando tantissimo, oggi ancora più di ieri», dice. E tra chi ha deciso comunque di mettere il naso fuori casa, ormai la domanda che ci si fa è la stessa: quando torneremo alla normalità?

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