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Coronavirus, “Italia zona protetta”, da domani vietati ovunque gli spostamenti

Misure drastiche del presidente del Consiglio Conte: misure forti, stringenti, per contenere l’avanzata del Coronavirus e tutelare la salute dei cittadini.

“Io resto a casa”: tutta l’Italia diventa da domattina una “Zona protetta” (il decreto sarà firmato stanotte). Non saranno ammessi spostamenti, se non motivati: per ragioni di lavoro, casi di necessità e motivi di salute. Non saranno ammessi assembramenti all’aperto e nei locali.

Saranno valide le auto certificazioni per eventuali spostamenti. Annullate le manifestazioni sportive.

Ecco uno stralcio del discorso del premier Conte:

“Non c’è tempo i numeri parlano di crescita dei contagi e dei decessi, le nostre abitudini vanno cambiate, dobbiamo rinunciare a qualcosa per i nostri cari, dobbiamo adattarci subito, servono misure ancora più forti per contenere l’avanzata del virus. Siamo costretti a imporre dei sacrifici per tutelare la salute. Il provvedimento si chiama “Io resto a casa”, non più zone distinte ma ci sarà l’Italia zona protetta. Bisognerà evitare spostamenti se non per comprovate ragioni di lavoro, salute o altre necessità. Ci sarà il divieto di assembramenti anche all’aperto, abbiamo visto foto della movida, non ce la possiamo più permettere. Sono consapevole della gravità di adottare queste regole per la Penisola, lo facciamo per i più fragili, dobbiamo garantire il diritto alle cure a tutti, non possiamo abbassare la guardia, gli operatori stanno facendo di tutto e queste misure sono anche per loro. La decisione giusta è di restare a casa: il futuro dell’Italia è nelle nostre mani. Queste misure varranno per tutto il territorio della Penisola. Le manifestazione sportive devono essere sospese, quindi anche il campionato di calcio. Non si utilizzeranno le palestre. Il decreto entra in vigore domani mattina, ho deciso in videoconferenza con i governatori delle Regioni. Per giustificare uno spostamento ci vorrà l’autocertificazione e le dichiarazioni false rientrano nel reato di spostamento non giustificato e falsa certificazione. Prevista anche la sospensione delle attività didattiche fino al 3 aprile in tutta Italia, scuole di tutti gli ordini e università. Chiederemo uno scostamento del deficit di 7 miliardi e pensiamo anche di più”.

 

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