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Ecco il nuovo tecnico del Cagliari: si presenta Walter Zenga

Il primo pensiero del Presidente Giulini, con la voce strozzata dalla commozione, è stato per Davide Astori.

Inizia così, nel ricordo del grande campione di serie A, la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore del Cagliari Walter Zenga.
Perché Zenga arriva a Cagliari. «La prima persona che ho chiamato è stato Rolando Maran, era giusto dargli la mia solidarietà. La seconda invece è stata Matteoli a cui ho detto “Ti ho fatto vincere un campionato e la terza Gigi Riva con cui ho sempre avuto un grande rapporto. Mio figlio non vede l’ora di venire a giocare con i giocatori del Cagliari, ha 8 anni e abbiamo visto insieme Cagliari -Fiorentina, io sono andato a vedere Parma – Cagliari, quella è stata la partita che ha segnato la grande ascesa del Cagliari», sono state le prime parole di Walter Zenga.

Il Cagliari degli ultimi mesi. «Abbiamo fatto ridere tutti da 3 mesi a questa parte. – incalza Giulini – Ci sono responsabilità di tutti. Il mio stato d’animo oggi è quello di chi vuole tornare a vincere. Ci mancano delle vittorie per salvarci, ma mi preme anche che salviamo la faccia perché da tre mesi facciamo ridere. In campo e fuori ci sono stati alcuni atteggiamenti sbagliati. Dico che abbiamo fatto ridere perché quando si perde è colpa di tutto il club dai giocatori a me. Piano piano da Lecce in poi non siamo più stati meravigliosi come prima. Ora è giusto fare mea culpa, il Cagliari e questa rosa non sono quelli degli ultimi 3 mesi. La scelta di Carli di chiamare Zenga ovviamente mi ha convinto in pieno».

Perché Walter Zenga ha rifiutato la panchina rossoblù anni fa? «Avevo rifiutato perché ero in ballottaggio con un mio carissimo amico, un idolo per il Cagliari, era un momento particolare, ma non accettai perché era giusto quel posto andasse a Gianfranco», il riferimento è a Gianfranco Zola, ex allenatore rossoblù e grande amico di Zenga.

L’Esonero di Maran. «Domenica sera, avevamo un’idea chiarissima di chi sarebbe dovuto arrivare. – spiega il presidente Giulini – Tutti i nomi che sono circolati sono stati solo fantasiosi. Mi sono confrontato subito con Max Canzi. Grande amarezza nell’esonerare Maran, ma è un’amarezza globale che comprende tutti. Oggi sono una persona innamorata ma delusa, ai giocatori ho espresso tutta la mia delusione e quella dei tifosi. Oggi ho fatto capire loro quanto ero incazzato per gli episodi degli ultimi 3 mesi. Dopo che abbiamo perso con il Genoa, poi a Napoli avevano già pensato a Walter Zenga. Siamo reduci da un po’ di partire insipide, questo è qualcosa causato da mille fattori e trascinato oltre quelle direzioni. Dopo che abbiamo perso con il Genoa, poi a Napoli avevano già pensato a Walter Zenga, ma abbiamo voluto dare una possibilità a Maran, ormai era vuoto. Siamo reduci da un po’ di partire insipide, questo è qualcosa causato da mille fattori e trascinato oltre quelle direzioni».

La squadra. «Ho trovato una squadra che non è a mille, gli aspetti per cui una squadra non vince da tempo possono essere tanti, ma non bisogna mai cercare alibi. – evidenzia Walter Zenga – Bisogna guardare con ottimismo al futuro e non guardo le cose con paura, quello che cercherò di fare è riportare entusiasmo. Voglio stare attento alle piccole cose. Ho due settimane per lavorare e mettere in campo i vari accorgimenti».

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