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Continuità, Air Italy e Coronavirus, l’allarme degli operatori turistici: «A Cagliari troppe cancellazioni»

«Il contraccolpo si avverte già sia a livello nazionale e ovviamente regionale – spiega Clara Pili Presidente della sezione turismo di Confindustria per la Sardegna meridionale – la situazione è devastante dal punto di vista economico, gli effetti più seri si vedranno tra qualche tempo, abbiamo tantissime cancellazioni». Per quantificare con precisione il danno è presto, gli esercenti del settore turistico hanno ricevuto un questionario che a breve ci verrà restituito agli uffici di Confindustria Sardegna meridionale per poter effettuare un raffronto rispetto ai risultati dell’anno scorso.

Già nelle scorse settimane la crisi Air Italy e i ritardi legati alla gestione della vertenza continuità stavano cerando un calo nelle prenotazioni, poi è arrivato il Coronavirus, con tutte le conseguenze legate all’economia: «La mia società organizza eventi – prosegue Clara Pili – ne avevamo uno per il 13 e14 marzo per la Regione Sardegna, ma ci è arrivata la comunicazione con la quale si annulla l’evento a causa dell’aggravarsi della situazione generale. Si trattava di un progetto che avrebbe portato a Cagliari 20 rappresentanti provenienti dall’area del bacino del Mediterraneo per discutere di un progetto europeo».

In questa stagione il turismo congressuale rappresenta un importantissima occasione per lavorare fuori stagione, una boccata d’ossigeno nei “mesi spalla”, a rischio anche un altro importantissimo evento previsto a maggio che dovrebbe radunare 600 partecipanti provenienti un po’ da tutto il mondo, un evento al quale Clara e la sua azienda lavorano da un anno. Naturalmente c’è poi tutto l’indotto fatto di B&B, ristoranti, guide turistiche, agenzie di trasporto private e negozi che risentiranno a loro volta di questa congiuntura.

Questa settimana sarà cruciale per le prenotazioni, le attività in genere stavano già lamentando un calo a causa  del ritardo sulle decisioni per la continuità territoriale, i turisti hanno dirottato le loro vacanze che vanno prenotate con un certo anticipo, poi la crisi Air Italy, adesso questa situazione del Coronavirus. «La reputazione, nel turismo, è fondamentale – conclude la Presidente Pili – e questa situazione sta davvero rovinando la reputazione dell’Italia e della Sardegna. Stiamo studiando quali siano le strategie da adottare per limitare i danni, per esempio attraverso i media: sono passati spesso messaggi estremamente allarmistici. Tutto il mondo ha visto le immagini dell’Italia in cui le persone giravano con la mascherina, è apparsa come un luogo pericoloso. Adesso bisogna investire tanto nell’immagine, nel marketing di altissimo livello, per far passare un messaggio altrettanto potente ma in senso positivo. Per questo è necessario l’intervento del Governo, occorrono competenze e risorse e bisogna far presto».

Laura Zazzara presidente dell’associazione “BB in Cagliari” conferma questa situazione: «La nostra associazione raccoglie poco meno di 200 attività tra strutture extra alberghiere e partners che lavorano con i turisti – spiega Laura- concentrate soprattutto nel cagliaritano: nei mesi di marzo e aprile abbiamo registrato l’80-90% delle prenotazioni annullate. Non è solo per la paura del contagio, ma stanno saltando molti eventi, come il Cartoon Festival della Fiera, annullato perché diversi partecipanti dovevano venire dalle zone più a rischio. Quindi chi aveva prenotato una stanza ha cancellato la prenotazione, a fine aprile si sarebbe dovuto tenere un evento sportivo legato al surf, ma è saltato anche quello e così tanti altri eventi. A Cagliari in genere si lavora discretamente anche in inverno, ma in questi due mesi non si farà nulla».

Molti stati stanno cancellando i voli o comunque stanno sconsigliando ai propri cittadini di recarsi in Italia, e a Cagliari si stanno cominciando a cancellare anche le prenotazioni legate all’America’s Cup. Per ora è presto per capire cosa chiedere alle istituzione per aiutare le strutture. «Io non sono così pessimista – conclude Laura Zazzara- speriamo che con un’evoluzione positiva di questa situazione, se l’allarme rientra le prenotazioni arriveranno di nuovo e magari le stagione si possa recuperare, è presto per parlare di catastrofe, ma sicuramente le disdette in questi due mesi ci stanno creando grossi problemi».

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