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WWF e Italia Nostra: «Il DDL sul piano casa della Giunta Solinas compromette il paesaggio»

«Il DDL sul Piano Casa 2020 presentato dalla Giunta regionale della Sardegna, in soli 21 articoli,  “demolisce” le procedure di pianificazione e i sistemi di tutela nazionali e regionali vigenti – si legge nel comunicato- infatti, nella fascia costiera, sono consentiti incrementi volumetrici in tutte le categorie residenziali e turistico-ricettive innalzando la percentuale dell’incremento volumetrico fino al 25 per cento. Nelle zone F turistiche, questi incrementi oscillano tra il  20 e il 30 per cento in base alla distanza dalla linea di battigia. Tali  incrementi non vengono espressamente esclusi neppure per le strutture che ne hanno già usufruito in passato».

Secondo Carmelo Spada delegato Wwf Sardegna e Graziano Bullegas Presidente Italia Nostra, che insieme firmano il documento, la Sardegna ha bisogno di una legge urbanistica che garantisca la tutela della fascia costiera per promuovere lo sviluppo sostenibile della Sardegna per le presenti e per le future generazioni. Si deve puntare alla qualità ambientale diffusa, alla salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici, alle produzioni agroalimentari di qualità, all’artigianato artistico e all’alta formazione delle giovani generazioni nell’ambito dell’accoglienza e dell’enogastronomia.

«L’altra deregulation avverrà zone agricole – si legge ancora nel comunicato- dove verranno consentiti interventi edificatori per fini residenziali a chiunque, perfino a chi non svolge attività agricola: basterà un solo ettaro di superficie, anche in porzioni di più corpi aziendali non contigui o addirittura ubicati in comuni limitrofi. Nell’isola circa il 60% dei terreni agricoli è adibito a prati o pascoli e le coltivazioni di pregio come viti, ulivi e frutteti sono marginali. Le norme del DDL della giunta Solinas, con la sua dissennata politica edificatorio priva di pianificazione, esporrebbero ulteriormente il territorio a nuovi rischi di dissesto idrogeologico, oltreché alla frammentazione, urbanizzazione e distruzione dei paesaggi agrari e colturali».

«Anziché dell’ennesima legge lesiva del territorio e del paesaggio, come il DDL prodotto dalla giunta Solinas – concludono i rappresentanti di Wwf Sardegna e Italia Nostra Sardegna – la Sardegna ha sempre più necessità di un vero strumento di governo del territorio che sappia salvaguardare la qualità ambientale coniugata alla presenza antropica tenendo conto che i relativi piani urbanistici comunali devono saper individuare, con adeguate previsioni, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. È questo il vero lascito che dobbiamo consegnare alle future generazioni».

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