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Firenze: la Sardegna archeologica al TourismA incanta il Direttore degli Uffizi Schmidt

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«Ho visitato molte volte la Sardegna – ha detto il Schmidt – ed è una terra fantastica, con un patrimonio culturale sparso su tutto il territorio: simbolo di ciò che si intende per museo a cielo aperto, presente nei piccoli centri, che merita di essere visitato oltre le grandi città e i musei più importanti. La Sardegna è anche terra di grandi artisti, abbiamo avuto il grande onore di ospitare agli Uffizi – a metà del 2018 – la prima grande Mostra museale di Maria Lai: il filo e l’infinito: il catalogo è stato, ed è venduto ancora, benissimo. Agli Uffizi inoltre mi avvalgo, nello staff, della collaborazione di sardi che garantiscono un contatto continuo, e sono certo ci saranno altre iniziative comuni a breve».

La Sardegna si presenta al TourismA con l’Unione dei Comuni della Trexenta, Sanluri e Portotorres. L’evento è stato promosso dalla Regione Sardegna, con la collaborazione di Unioncamere e l’organizzazione di Carlo Delfino editore. Il Direttore Schmidt ha inoltre apprezzato la presenza della Sardegna per il secondo anno a Tourisma: «Non ho potuto fare a meno di notare la presenza dello stand Sardegna per il secondo anno consecutivo alla manifestazione – ha dichiarato Schmidt – trovo che siate ancora più forti quest’anno nella vostra offerta territoriale e turistica, e sono felice per la presenza di tanti giovani. Faccio gli auguri alla Sardegna e tornerò presto in visita nell’isola.

Il TourismA è un’occasione per far conoscere al pubblico le tantissime bellezze archeologiche enon solo dell’isola, meno famose di Barumini, come il santuario del Cima di Guasila, La Dea Madre Turriga il nuraghe Nuritzi e il bellissimo Museo Parrocchiale scrigno di tesori devozionali di Selegas o ancora la Chiesa di Santa Maria della Neve, il nuraghe di Sisini, Villa Aresu, la necropoli di Monte Luna con il Museo Archeologico Sa Domu Nosta di Senorbì.

«Per il sesto anno consecutivo la Sardegna è presente a Tourisma con il suo Museo a cielo aperto, con la realizzazione del modello di nuraghe e riproduzioni di statue menhir e con uno stand di 160mq – ha dichiarato l’editore Carlo Delfino – Il turismo culturale è un grande volano, per farsi conoscere nel mondo e potersi confrontare e competere con realtà come Baleari e Malta, che hanno un turismo ogni giorno dell’anno: perché hanno puntato sul turismo culturale».

Soddisfazione naturalmente da parte dell’Assessore al Turismo Gianni Chessa che in conferenza stampa qualche giorno fa aveva annunciato l’installazione della riproduzione di un nuraghe e di diversi reperti archeologici, e la promozione del territorio dal punto di vista culturale. «Lo stand della Sardegna è stato uno dei più visitati – ha affermato l’Assessore- mi dicono che i più giovani sono incuriositi e si avvicinano a fare domande, il nostro stand si è arricchito rispetto all’anno scorso, e l’afflusso di visitatori ci fa ben sperare per il futuro. Sul nuraghe ci possiamo migliorare, questo era il primo, i prossimi saranno più simili all’originale, ma abbiamo portato anche il folklore e le tradizioni, sempre partendo dall’idea che stiamo portando la Sardegna fuori dai confini isolani per farla conoscere e spingere i turisti a sceglierla come meta».

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