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Villanovaforru: il Museo Genna Maria diventa multimediale per soddisfare le esigenze dei visitatori più attenti 

«Ogni visitatore ha il suo approccio, c’è chi vuole la guida e chi desidera andare alla scoperta del museo in autonomia – spiega Giacomo Paglietti, il direttore del Museo Genna Maria- c’è chi della tecnologia non ne vuole proprio sapere e chi invece ne apprezza le opportunità che può fornire. Il nostro museo ha voluto soddisfare le esigenze di ogni tipo di visitatore».

 

Il progetto si chiama “Postazioni multimediali, Adeguamenti tecnologici degli apparati didattici del Museo Civico Archeologico Genna Maria” ed è stato finanziato dalla Regione con un bando. Il Comune di Villanovaforru ha partecipato e si è aggiudicato i fondi. I visitatori hanno la possibilità attraverso tre diverse postazioni multimediali, di approfondire la visita e di vivere l’esperienza, grazie alla tecnologia, di aspetti della Marmilla archeologica che altrimenti non avrebbero l’opportunità di provare.

Nella prima postazione grazie alla proiezione di quattro video, si possono vedere le fasi cronologiche del Nuraghe Genna Maria, come si è evoluto e poi involuto, dall’età del bronzo fino all’età del ferro, quando con l’estensione del villaggio la struttura a cominciato una fase di decadenza. Le immagini a 360 gradi, in una perfetta ricostruzione 3D, forniscono al visitatore un’immagine precisa che nessuna spiegazione orale, anche la più dettagliata riuscirebbe a dare. I filmati sono corredati da brevi didascalie.

Nella seconda postazione invece, è possibile osservare a 360 gradi, facendoli ruotare e inclinare attraverso un tablet, 10 reperti che sono esposti al museo. In questo modo il visitatore può apprezzare il reperto da ogni angolazione proprio come se potesse tenerlo tra le mani. Ogni reperto è accompagnato da una sintetica descrizione, sulle sue possibili funzioni e i suoi utilizzi.

La terza postazione infine è relativa al territorio della Marmilla e di tutti i suoi siti. Il museo Genna Maria infatti, nasce come museo comprensoriale, dunque accoglie nelle collezioni esposte, anche reperti provenienti anche da altri siti e non esclusivamente da Villanovaforru. Attraverso foto aeree interattive sempre a 360 gradi il visitatore ha la possibilità di visitare virtualmente anche i siti dai quali provengono i reperti ospitate nel museo.

«Anche i video degli altri siti del territorio – conclude l’archeologo Giacomo Paglietti, autore del progetto – sono corredati da schede e sono muniti di link in modo che con un semplice click ci si possa spostare da un sito all’altro nel paesaggio della Marmilla. L’obiettivo è facilitare la comprensione del periodo nuragico attraverso degli apparati che permettono di fare questa scoperta in autonomia. Il museo deve avere sì una guida, ma è giusto che ogni visitatore abbia la possibilità di scegliere l’approccio alla visita che preferisce».

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