Site icon cagliari.vistanet.it

30 paesi a rischio estinzione, Chessa: «Anche il turismo può aiutare, appoggiamo “Freemmos”»

«Ogni anno 3mila giovani vanno via dalla Sardegna e l’80% di questi non ritorna. Non possiamo permetterci di diventare un’isola di anziani. Anche il turismo, in termini di offerta di occupazione può e deve fare di più. Dobbiamo fare in modo che i giovani, dopo che hanno approfondito i loro studi all’estero trovino in Sardegna le motivazioni per tornare e rimanere».

Il suo nome deriva dalla parola inglese ‘free’ e dalla desinenza ‘mmos’, che in lingua sarda significa fermi: “Freemmos”, cioè liberi di restare. Il progetto è finalizzato a sostenere, attraverso una serie di iniziative di carattere culturale ed artistiche, i piccoli centri della Sardegna a rischio estinzione. Secondo uno studio, condotto negli anni scorsi dall’Università di Cagliari, sarebbero trenta i paesi sardi a rischio estinzione nei prossimi decenni. La Regione come ha spiegato l’Assessore al Turismo Gianni Chessa, ospite del Circolo dei Sardi a Milano, appoggia questo progetto.

«Viaggiamo con una carovana di artisti, giornalisti, scrittori che si sposta nei piccoli centri sardi a rischio di estinzione – ha spiegato il presidente della Fondazione, Leonardo Marras – per accendere i riflettori almeno per una giornata su questo grave problema, è importante che se ne discuta, che si faccia conoscere il problema. Contiamo di coinvolgere anche le scuole».

Durante la serata è stato presentato anche il libro “Maria Carta, cuore e voce di Sardegna” di Giacomo Serreli. L’autore ha raccontato alcuni episodi, anche con l’ausilio di un filmato, della vita dell’artista sarda, che per oltre trent’anni ha fatto conoscere il canto tradizionale sardo a livello nazionale e internazionale.

«La valorizzazione del patrimonio culturale e della tradizione sarda per tutelare la nostra identità ha nei circoli in Italia e nel Mondo un avamposto importante che la Regione non deve trascurare», ha concluso l’esponente della Giunta Solinas, ricordando anche che nel 2020 ricorre il 50mo anniversario della fondazione del circolo milanese.

Exit mobile version