Un tramonto che rende il luogo, se fosse possibile, ancora più poetico e incantato: ci troviamo al Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola a San Sperate e, nella gallery, i magnifici scatti di Michela Vacca.
Pinuccio Sciola, artista di fama internazionale, ha dato vita, a partire dalla metà degli anni ‘60, al suo museo a cielo aperto, il Giardino Sonoro, nel quale sono custodite, immerse tra aranci e piante aromatiche mediterranee, più di 700 opere scultoree, di cui alcune monumentali, che richiamano un esplicito amore con la sua terra d’origine: tutte le sue opere valorizzano, infatti, il patrimonio paesaggistico e culturale della Sardegna.
Un angolo senza tempo e carico di energie; uno spazio che può essere attraversato senza dover seguire un percorso obbligato, vagando liberamente tra i megaliti capaci di ampli care magicamente il senso di smarrimento.
Un luogo d’arte, dove basalto e calcare producono suggestivi suoni arcaici, ancestrali e mistici; dove i “semi” di pietra sono seminati affinchè la cultura fecondi la natura; dove i graniti, nel buio della notte, svelano attraverso la luce radente nuove superfici tridimensionali. Un luogo magico ed inaspettato, che coinvolge tutti i sensi, nel modo più intenso possibile, dando la possibilità ai visitatori di poter godere, in una dimensione inedita, di Arte e Natura. Una natura viva, intorno al suo più immobile e silenzioso elemento: la pietra.