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Lanusei: non apre Emodinamica, i pazienti rinunciano a cibo e farmaci: “Ma non si molla”

Continua la protesta dei pazienti ogliastrini cardiopatici contro la mancata apertura del reparto di Emodinamica di Lanusei: dopo che l’ATS non ha firmato per l’attivazione del reparto, i membri dell’associazione Amici del Cuore hanno ripreso la protesta portando avanti lo sciopero della fame e dei farmaci salvavita.

Questo è il nono giorno dello sciopero della fame per Giorgina Secci ( presidente dell’associazione della Pubblica assistenza volontari di soccorso (Pavs) di Urzulei) e il sedicesimo per gli Amici del Cuore, guidati da Francesco Doneddu. Da alcuni giorni si sono registrati i primi malesseri tra i manifestanti, assiepati nel reparto di Cardiologia dell’ospedale Nostra Signora della Mercede.

«L’amore per la vita e per tutta la comunità deve essere così forte da farci protestare contro la cieca volontà della politica dei numeri anche quando non riguarda noi personalmente – affermano a gran voce i membri del comitato Giù le mani dall’Ogliastra – Un immenso e grande grazie a Giorgina e a tutti quelli che ci stanno mettendo il cuore. Ci aspettiamo da parte di tutte le istituzioni locali e regionali una presa di posizione e un impegno immediato e concreto».

Dalla Regione per ora solo silenzio. È di ieri la sollecitazione ad intervenire da parte del consigliere regionale ogliastrino Salvatore Corrias: «L’inattività e il mancato accreditamento del servizio di emodinamica dell’ospedale “Nostra Signora della Mercede” sta causando gravi problemi di salvaguardia della salute dei cardiopatici i quali, come forma di protesta, hanno avviato lo sciopero dei farmaci salvavita e alcuni anche della fame».

 

 

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