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Stroncato un grosso traffico di droga: nel “caddozzone” vendeva panini e lattine, ma con dentro la droga

droga nel caddozzone

Si chiama “Hot dog” l’operazione antidroga condotta dai Carabinieri del Comando Compagnia di Carbonia, perché il grosso traffico di sostanze stupefacenti ruotava intorno all’attività di una nota paninoteca di Cagliari. Questa mattina l’azione di indagine, partita a dicembre 2018, è culminata con l’arresto ai domiciliari di tre persone, e il recupero durante le perquisizioni di circa 150mila euro in contanti tra Cagliari e Sant’Antioco e circa 200 grammi di droga, tra cocaina di altissima qualità e marijuana.

Franncesco Melis, titolare dell’attività commerciale insieme al fratello, cagliaritano classe ’89, aveva escogitato un ingegnoso sistema per nascondere la droga, nel furgone che fungeva da magazzino del chiosco di panini a Cagliari in viale Bonaria, dentro le lattine delle bibite, grazie all’uso di calamite.

Le indagini partite a fine del 2018, hanno avuto un’importante svolta nel gennaio 2019, quando i Carabinieri della Stazione di Sant’Antioco guidati dal Maresciallo Maggiore Antonio Manicone, hanno fermato Fabio Cadeddu che faceva la spola dal capoluogo al Sulcis. L’uomo era stato trovato in possesso di circa 60 grammi di cocaina purissima acquistata direttamente da Francesco Melis, gestore della paninoteca. Una volta giunto a Sant’Antioco lo stupefacente veniva distribuito ad alcuni “cavallini” che a loro volta spacciavano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo l’arresto di Cadeddu, al suo posto sono subentrati Salvatore Arigu di 52 anni di Sant’Antioco incensurato e suo nipote Gian Manuel Pau, classe ’93, anche lui incensurato. Dalle indagini è emerso che Melis gestiva un giro di droga da 500 grammi la settimana, per un guadagno di circa 30mila euro. L’uomo sfruttava la sua attività commerciale, non solo per mascherare quella di spaccio, ma anche per procacciarsi sempre nuovi clienti e piccoli spacciatori da rifornire. E’ emerso infatti che non solo da Cagliari e dal Sulcis, ma da tutto l’hinterland e persino da Oristano e Nuoro venivano clienti interessati alla “merce” della paninoteca, tanto che dalle intercettazioni si è scoperto che i clienti ordinavano “panini” da 50 grammi.

Grazie all’operazione di stamattina, oltre alle 3 persone finite ai domiciliari altre 6 sono indagate, due delle quali anche per estorsione ai danni di un altro indagato che non aveva pagato una piccola partita di droga da 2mila euro circa. Le indagini proseguono per accertare la fonte dalla quale Melis attingeva per il suo traffico.

 

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