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MaNul: la cantante cagliaritana che dialoga musicalmente con  Amy Winehouse

Di solito si tende allo scetticismo quando di sente di qualcuno che si cimenta in uno spettacolo dedicato alle star della musica che hanno avuto un successo planetario come quelle del calibro di Amy Winehouse. Indiscussa regina del soul e del R&B, cantautrice dal talento universalmente riconosciuto, ma dalla vita brevissima segnata dalla dipendenza da alcol e droghe e conclusasi tragicamente quando la cantante inglese aveva appena 27 anni.

Lo spettacolo scritto e interpretato dal medico-scrittore Paolo Putzu si è tenuto al TsE di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari per l’anteprima della rassegna “Musica al TsE” organizzata dal Teatro del Segno e incastonata nel progetto “Teatro Senza Quartiere/ per un quartiere senza teatro”.“Io & Amy” – ovvero “Quello che avrei voluto dire a Amy Winehouse” per la regia di di Cristina Bocchetta racconta la vita di Amy Winehouse, dagli esordi fino al 23 luglio 2011, giorno della sua tragica morte. I successi e gli eccessi della stella del soul degli ultimi decenni hanno occupato per oltre 5 anni le cronache dei tabloid inglesi e del resto del mondo, e Putzu li ha ricordati interpretando, in un incontro immaginario, Paul il suo batterista.

Un racconto intervallato dai suoi brani più famosi e più belli, interpretati da MaNul. Non una mera imitazione, ma un’interpretazione, con carattere e voce, tanta voce. La cantante si è esibita insieme al suo ensemble, Virgilio Atzori al basso e Pier Paolo Cardia alle tastiere e le vocalist Anna Cozzolino e Melania Lai (cori) con la partecipazione straordinaria di Ernesto Lopez Maturell (percussionista e batterista dell’Orchestra di Piazza Vittorio e della band di Laura Pausini, collabora con artisti come Gianna Nannini e Biagio Antonacci, ha interpretato Tamino ne Il Flauto Magico dell’Orchestra di Piazza Vittorio) dietro piatti e tamburi.

«Canto da 30 anni, la musica è la mia passione – ha spiegato Manuela- studio continuamente, sono partita da autodidatta, ma quando ho visto che potevo esibirmi nei locali, o su palchi ancora più vasti, ho cominciato ad approfondire la tecnica, a studiare. Mi preparo con vocal coach importanti, americani, non mi sento mai arrivata». L’incontro con Paolo Putzu è arrivato casualmente, tramite amici comuni, ma quando lo scrittore che stava lavorando al testo dello spettacolo su Amy, ha sentito MaNul cantare a cappella alcuni suoi brani, ha deciso senza esitazione che sarebbe stata lei a interpretare la parte musicale.

«Sicuramente ho un temperamento molto diverso da quello di Amy, ho un carattere forte e siamo molto diverse anche fisicamente. Ma quando salgo sul palco – prosegue la cantante cagliaritana- riesco a entrare in una “Dimensione” diversa, che mi permette di estraniarmi da tutto e pensare solo al brano che sto interpretando». MaNul ha un’estensione vocale davvero impressionante, ma da sola non basta, a questa sul palco, e nella vita, aggiunge un temperamento che le consente di confrontarsi con grande umiltà con un mostro sacro come Amy Winehouse, come se riuscisse a spiegarla senza volerla trasformare o cambiare, ma pur sempre mettendoci qualcosa di personale. E il pubblico lo ha capito e apprezzato, con continui applausi.

MaNul è anche una autrice e ha scritto alcuni inediti, come “In Ombra” e “Ma tu dell’amore che ne sai” quest’ultima anche in inglese. Manuela che ha 43 anni, si divide tra la musica e il suo centro estetico perché, come ha spiegato: «Di sola musica non si vive», ma il suo sogno è quello di poter portare questo bellissimo spettacolo in giro per la Sardegna e magari anche oltre i confini dell’Isola.

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