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Rossoblù battuti in casa dal Milan. Sconfitta che pesa come un macigno. Cagliari rialzati!

Cagliari Milan 0-2 Foto Cagliari Calcio

Foto Cagliari calcio

Un campionato iniziato nel peggiore dei modi, con due pesanti sconfitte in casa contro Brescia e Inter, poi la trasferta a Parma e la grande cavalcata rossoblù, che ha fatto sognare un intero popolo. Fino alla partita con la Lazio. Una partita persa agli ultimi minuti, che ancora oggi lascia l’amaro in bocca e tanti dubbi. Ma poi c’è stata la trasferta a Udine: un’altra sconfitta, forse la peggiore partita giocata dai rossoblù. La sosta avrebbe dovuto far ricaricare le pile, ma così non è stato: a Torino una Juve per niente raggiante ha dominato un Cagliari ammutolito, incapace di reagire. «C’è rabbia e voglia di ribellarsi» si diceva qualche giorno fa, «Contro il Milan facciamo vedere di che pasta siamo fatti». Così non è stato. I rossoblù perdono in casa, davanti al proprio pubblico e lo fanno nel peggiore dei modi: in campo mancano quella grinta, quella voglia di lottare e ribaltare il risultato. Manca quella complicità tra i compagni di squadra che eravamo abituati a vedere un mese fa, ma sembra non esserci più neanche la voglia di divertirsi: prima si guardavano e sorridevano, si strizzavano l’occhio consapevole della loro forza, ora sbuffano, arretrano, si sgonfiano. Qualcosa si è inceppato, qualcosa in questo magico Cagliari si è rotto. I rossoblù rallentano, frenano, perdono. È dalla Fiorentina che incassano almeno due gol a partita. Ma se fino ad un mese fa, era una delle migliori squadre del campionato, ora non può, improvvisamente, essere diventata una delle peggiori. Ci si domanda allora cosa succeda in casa rossoblù, perché il tutto non può essere attribuito al solo calo fisico e probabilmente è necessario correre ai ripari. Ora, prima che sia troppo tardi e la magia svanisca del tutto. Attacco e difesa hanno bisogno di rinforzi, subito.

Gennaio non è certamente un mese facile per la squadra di Maran: 4 partite di campionato in trasferta, più la coppa Italia contro l’Inter a Milano. Aspetto più unico che raro, ma è proprio nei momenti più difficili che bisogna affilare bene le unghie.

Ieri alla Sardegna Arena il primo tempo ha fatto illudere il pubblico fosse tornato in campo il vero Cagliari. Il match pungente sin dai primi minuti di gioco. Entrambe le compagini hanno giocato senza timore, dando vita ad una partita piacevole e abbastanza equilibrata.  Il Cagliari sembra più determinato, più convinto. Nandez e Cigarini vincono ogni contrasto, Nainggolan cerca di muoversi fra le linee, davanti però Joao Pedro e Simeone non riescono a incidere. Donnarumma difende senza se e senza ma la sua porta. Sono però rossonere le prime due vere occasioni: Ibrahimovic prima e Leao dopo, ma quando Abisso manda tutti nello spogliatoio per il break entrambe le porte restano intatte. Nella ripresa cambia tutto: Leao porta subito in vantaggio i suoi, non è passato neanche 1’, la difesa rossoblù è ancora in fare di assestamento e viene colta di sorpresa: palla sul tallone di Pisacane e dentro. Un gol che dà la carica ai rossoneri e spegne al contrario i rossoblù, nonostante in un primo momento cerchino comunque la reazione. In campo gli animi si scaldano: mentre gli ospiti perdono tempo, i padroni si innervosiscono e perdono lucidità. Il raddoppio dei rossoneri non si fa attendere: Ibrahimovic, servito da un Calabria fresco appena entrato in campo, segna la sua prima rete del campionato e ne avrebbe segnato anche un altro se Abisso non avesse fischiato il fuorigioco. Il Cagliari perde benzina, Maran cerca di correre ai ripari togliendo prima Simeone per Cerri e poi Nandez e Rog, forse i due migliori in campo, per Ionita e Castro. 6’ minuti di recupero, ma il Cagliari non riesce ad approfittarne, è perso, smarrito ed esce dal suo campo con un’altra sconfitta, la quarta pesante sconfitta.

Intanto Maran deve fare ancora i conti con le diverse assenze: Ceppitelli, Cragno e Pavoletti infortunati. Piccoli acciacchi anche per Mattiello, Cacciatore e Ragatzu. Mentre Pisacane e Cigarini, oltre a capitan Ceppitelli, sono diffidati.

 

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