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Il turismo in Sardegna viaggia sul Trenino Verde, Chessa: «Abbiamo 437 chilometri di ferrovia da valorizzare»

«Il 2020 è l’Anno del Treno Turistico e la Regione Sardegna vuole essere in prima linea nel ribadire l’importanza delle ferrovie isolane – ha affermato Gianni Chessa – la scelta del Ministero per i Beni, le Attività culturali e il Turismo assume particolare valore ed importanza per la Sardegna, che possiede 437 chilometri di ferrovie turistiche, alcune poco utilizzate o addirittura dismesse».

Dalle pianure del Campidano alle colline della Trexenta, dai laghi del Sarcidano alle montagne del Gennargentu, del Limbara e dell’Ogliastra, senza trascurare gli scorci suggestivi di Bosa, Palau e Arbatax sono moltissimi e meravigliosi gli scenari mozzafiato che i turisti si troverebbero davanti se viaggiassero con treni turistici lungo tutta l’Isola.

«Vogliamo promuovere questa forma di turismo, permettendo al turista/viaggiatore di percorrere la Sardegna ha aggiunto l’assessore al Turismo – ammirando paesaggi incantevoli e conoscendo paesi e territori meno famosi ma ricchi di storia, alla scoperta di cultura, arte, tradizioni ed enogastronomia. E’ indispensabile creare un’offerta con percorsi turistici ben organizzati e con adeguati servizi, che possano valorizzare il territorio e determinare un’importante ricaduta economica».

Nei giorni scorsi, intanto, la Giunta regionale ha deliberato lo stanziamento di 350mila euro per il completamento dei lavori del Museo Ferroviario di Monserrato, che in breve tempo sarà riaperto al pubblico. Lunedì 13 gennaio si insedierà il tavolo tecnico interassessoriale per decidere unitariamente la strategia di rilancio del Trenino Verde. Sabato la storica carrozza Baucchiero, risalente al 1913ha percorso un viaggio promozionale di circa sessanta chilometri da Monserrato a Mandas, organizzato per ricordare i 99 anni dal viaggio in Sardegna dello scrittore inglese David Herbert Lawrence, avvenuto nel 1921.

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