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San Sperate: arrestati i 4 componenti della “banda dei furti” nascondevano refurtiva e 8mila euro

Ieri sera gli investigatori del gruppo “Falchi” della Squadra Mobile di Cagliari hanno fermato la “banda dei furti”, entrata in azione da circa un mese fa, dai primi di novembre fino a questi ultimi giorni a cavallo con le feste natalizie. La banda aveva compiuto diversi furti, prendendo di mira soprattutto farmacie e distributori di benzina di Cagliari e hinterland.

Il modus operandi era sempre lo stesso: con un’Alfa Romeo 159 nera, con gli interni chiari, la banda si avvicinava ai punti commerciali interessati, ogni componente svolgeva il proprio ruolo. L’autista, sempre in macchina pronto a ripartire, un individuo a fare da “palo” e altri due uomini armati di piede di porco compivano i furti.

Grazie all’acquisizione delle immagini delle telecamere di sicurezza, i Falchi hanno potuto studiare il modo di agire della banda e soprattutto osservare le caratteristiche fisiche dei delinquenti, anche se coperti da passamontagna, riconoscendo uno di loro: Sulejmanovic Rizvan, 35enne bosniaco, pluripregiudicato, ben noto alle forze di polizia.

Dopo diversi servizi di appostamento a San Sperate, dove abita Sulejmanovic, gli investigatori hanno scoperto che l’uomo era in possesso dell’Alfa 159. A quel punto è scattato il blitz all’interno dell’appartamento, in cui sono stati rinvenuti diversi oggetti proventi di molteplici furti: da materiale elettrico e idraulico sottratto in vari cantieri della città, a grossi quantitativi di oggetti in oro ben nascosti in alcuni borselli. Inoltre sono stati trovati 8mila euro in contanti.

Da un contemporaneo controllo in un piccolo campo nomadi abusivo sempre a San Sperate, i Falchi hanno trovato alcune baracche di legno e una roulotte, occupate da Rino Marcucci, 23enne, Osmanovic Sabahudin, 42enne, e Sejdovic Muhamed, 19enne, tutti di nazionalità bosniaca, pluripregiudicati, conosciuti alle forze di polizia con diverse identità e residenti in altri campi nomadi della penisola.

Anche qui è stato scoperto un grosso quantitativo di refurtiva di cui era stato denunciato il furto, inclusa una Roulotte rubata a metà novembre. Gli investigatori hanno potuto appurare che Marcucci l’aveva resa irriconoscibile sia nella carrozzeria che negli arredi interni.

Tutti e quattro i componenti della banda sono stati tratti in arresto per il reato di ricettazione; il Sulejmanovic, inoltre, è stato indagato anche per il reato di furto aggravato continuato. Gli uomini sono stati accompagnati alla Casa Circondariale di Uta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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