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Arbus, grave atto vandalico: staccata la testa della statua di Gesù Bambino

Immagine del presepe di Arbus danneggiato da teppisti.

Azione teppistica ad Arbus, tra la notte di Natale e Santo Stefano. E’ stato preso di mira il presepe collocato all’aperto davanti alla chiesa parrocchiale di San Sebastiano.

Degli incivili hanno decapitato la statuina raffigurante Gesù Bambino, e in maniera più lieve quella degli altri personaggi. Inoltre si sono divertiti a spostarle da sotto l’albero di Natale, in cui si trovavano, per posizionarle in vari punti della piazza.

Ieri mattina, il parroco del paese don Tarcisio Ortu ha denunciato il grave atto vandalico ai carabinieri. I militari del nucleo radiomobile della compagnia di Villacidro, stanno svolgendo le indagini per risalire ai colpevoli del vile gesto.

Intanto il sindaco di Arbus Antonello Ecca, amareggiato, ha espresso dure parole sul suo profilo facebook condannando il gesto.
Scrive il primo cittadino: «Il 9 dicembre in chiesa Don Ortu mi disse di questa idea di posizionare il Presepe sotto l’albero di Natale. Io ne fui molto contento e lui mi disse”non penso che nessuno lo toccherà “. Risposi”nessuno si permetterebbe e tutti lo apprezzeranno “. Mi ero sbagliato sul primo punto. È grave che oggi esistano ancora persone in grado di commettere un gesto inqualificabile come quello di aver danneggiato il Presepe. Tutta la comunità ha apprezzato i segnali del Natale presenti su tutta Arbus. Rovinare il Presepe non significa solo danneggiare un bene di tutti, ma colpire al cuore la nostra Cristianità.»

Tra i primi che hanno condannato il grave gesto anche l’arburese Giuseppe Altea, maestro del famoso Coro Carrales. Scrive sulla propria bacheca Altea: «Si è liberi di credere o non credere ma i gesti e le azioni, talvolta, si configurano altamente eloquenti più di mille parole…l’accaduto in sè decreta un senso di aberrante inciviltà…il gesto non onora la popolazione arburese che non credo affatto sia fiera di voi.»

Solo qualche anno fa – nel marzo 2016 – dei teppisti avevano danneggiato la Madonna e il crocifisso posti sulla sommità del monte Arcuentu.

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