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Cagliari, giocattoli a Natale. Quelli tradizionali resistono a crisi e internet

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A Cagliari le ultime ore prime di Natale a disposizione dei ritardatari che ancora devono acquistare i giocattoli per i loro bimbi. E nelle diverse giocherie del capoluogo e delle vie dello shopping già si tirano le somme di un 25 dicembre grosso modo positivo per alcuni addetti del settore. La crisi morde sempre il portafoglio di mamme e papà, vero, ma in generale genitori e parenti cercano sempre di accontentare i loro pargoli, che ancora credono nella magia della festa. Oltre ai pochi euro in giro, altro nemico ormai ben noto ai commercianti è l’online. In tanti infatti scelgono di affidarsi a internet e così i negozi sotto casa subiscono colpi feroci.

Giocattoli a Natale, vendite tardive e all’ultimo respiro

Natale è la festa dei bambini che chiedono i giocattoli. Ma per acquistarli, quando si può, la tendenza degli ultimi tempi è quella di aspettare il più possibile. Finita dunque l’era dello shopping selvaggio già da novembre, alla ricerca di questa bambola o di quel super eroe. Ora infatti ci si riduce a volte alle ultime ore del 24 sera. Lo sa bene Paolo Bitti della storica giocheria Zorro nella via Sonnino, prossima a trasferirsi in via Garibaldi: «Le vendite quest’anno sono iniziate tardi – commenta –  e si aspetta sino all’ultimo minuto del 24, in cui si lavora tanto. I bambini credono sempre nella festa e fanno ancora le letterine».

Natale, tra giochi tradizionali e moderne bambole

Genitori, nonni e zii alla ricerca del gioco dell’ultimo minuto, ma anche dell’ultimo grido. I bimbi infatti chiedono a gran voce il personaggio dell’ultimo momento, anche se il tradizionale non è di certo soppiantato. «Quest’anno ci sono le bambole Lol che accontentano bambine dai cinque sino ai dodici anni – commenta Elisabetta Bolla dal corso Vittorio Emanuele, che prova a sorridere alle vendite – ma qui si vendono anche quelle di pezza, classiche e di nicchia».

Giocattoli, festa amara per qualcuno. Pochi i soldi e i bimbi

Alcuni commercianti resistono, ma altri invece devono fare i conti con una crisi nera. Altro che luci di Natale. È la colpa, oltre che della crisi, è anche della bassa natalità che non dà più i clienti di una volta.  «È andata male – commenta Tommi Siddu di “3C di Sabrina Trogu”, in via Trincea dei Razzi – ci sono pochi soldi e bambini non ne nascono più». A salvare il salvabile ci pensano allora i nonni, che con la loro pensione spesso sono l’ancora di salvezza di genitori sempre più in bolletta.

Natale 2019, buone vendite per i giocattoli “particolari”

A sorridere, in questo Natale di luci e ombre, sono i commercianti di giocattoli più particolari e di nicchia. Dal corso Vittorio Emanuele, Burkhard von Prondzynski de L’Orso Babà spiega i perché delle sue buone vendite in questo 2019: «Qui ci sono giocattoli particolari, non commerciali. Spesso sono adatti anche a una clientela adulta. Rispetto agli altri, è difficile trovarli online. I più richiesti? I giochi da tavolo. La gente ama stare in compagnia».

 

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