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(VIDEO) Fanghi fognari a Magomadas: l’anguria divorata dalle mosche a 300 metri dagli impianti

Un'anguria infestata dalle mosche a Magomadas

«Una puzza nauseabonda di feci e migliaia e migliaia di mosche». Così Valentino Tedde, ex emigrato sardo ora residente a Bosa, descrive i tre mesi trascorsi quest’estate a casa del fratello a Magomadas, situata a 300 metri dagli impianti di trattamento rifiuti di proprietà della Geco Srl.

Un’area finita al centro delle cronache dopo il video-denuncia di Mauro Pili sul presunto sversamento di «tonnellate di fanghi fognari di mezza Italia», ma che in realtà è da tempo oggetto del malcontento di molti abitanti di Magomadas, proprio per la tremenda puzza e la presenza di migliaia di mosche.

A testimonianza di questi disagi, avvertiti soprattutto con il caldo, c’è il video girato quest’estate proprio da Tedde. Un’anguria viene letteralmente divorata da migliaia di mosche. «A casa di mio fratello a Magomadas, che si trova a circa 300 metri dagli impianti per il trattamento dei rifiuti – racconta Tedde – d’estate cenavamo sempre fuori, ma quest’anno era impossibile, sia per la puzza tremenda, sia per le mosche, tra l’altro molto aggressive. Ogni sera mettevamo della frutta per attirarle così da non darci fastido. Solo dalle 9 in poi, quando le mosche andavano a dormire, potevamo stare fuori». 

Intanto ieri si è tenuta una riunione tra sindaco e cittadini per parlare della situazione. 

 

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