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Concerti a domicilio in giro per l’Italia, la cantane cagliaritana Chiara Effe e il suo modo intimo di fare musica che piace tanto

Si accompagna solo con la chitarra e non usa amplificazione per tenere concerti nelle case degli italiani e in queste vacanze, visto che torna a casa, li terrà qui nella sua terra, e forse c’è ancora qualche data disponibile. «È il contesto che preferisco per suonare – spiega Chiara – per me rappresenta un modo per staccare durante i live dei concerti nei locali e nei festival. Dei momenti “Cuscinetto” tra una data e l’altra».

Il meccanismo è molto semplice: Chiara pubblica un post su Facebook in cui indica le date e la città in cui sarà disponibile per tenere concerti a domicilio, e le persone possono prenotarsi. «Il padrone di casa ha carta bianca, invita chi vuole, in base allo spazio disponibile, poi decide lui se organizzare un aperitivo, una cena- racconta la cantautrice cagliaritana- in estate spesso le persone allestiscono il giardino o la terrazza. È bello perché è un po’ come un appuntamento al buio, non so mai prima che genere di pubblico avrò davanti».

Vincitrice del premio Fabrizio de André 2018 (doppiamente premiata con la targa del pubblico oltre che della giuria), Chiara Effe ha all’attivo un disco che si chiama “Via Aquilone”, e uno nuovo in lavorazione. Ha vinto Musica Contro le mafie 2017 (con menzione speciale per miglior testo da parte di Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato), il Duel Contest al Jazz Club di Torino 2017, si è qualificata seconda per il contest “Corde e voci d’autore” (Cremona) e ha vinto “Ivrea in Musica 2019” e il “Premio dei Premi per il MEI 2019”. Ha aperto i concerti di cantautori come Dente, Carmen Consoli, Giovanardi e Gualazzi.

Il suo stile è elegante, fatto di una semplicità complicata, e il suo talento si esprime nella sua voce che si lascia ascoltare senza annoiare e nei testi, mai banali. «Faccio un concerto di circa un’ora – prosegue Chiara – tutte le persone si siedono intorno a me in un clima rilassato, dialogo col pubblico, raccontando qualcosa delle mie canzoni, svelo qualche segreto». Per una scelta precisa Chiara non chiede un compenso preciso per la sua esibizione, ma alla fine del concerto gira tra il pubblico il cappello, proprio come fanno gli artisti di strada, e questo rende l’idea di come l’arte in realtà non sia una cosa che ha un prezzo, una cosa che si compra. «Preferisco che la gente, se vuole paghi in base alle proprie possibilità -spiega la cantante- e al gradimento».

Chiara attualmente abita a Torino, dove sta preparando il nuovo disco, negli studi Transeuropa Recording, il capoluogo piemontese è un punto logisticamente strategico per i suoi spostamenti, ma l’obiettivo rimane tornare a Cagliari: «Amo moltissimo la mia terra e dopo aver maturato un po’ di esperienza in giro, l’idea è sempre quella di tornare. Intanto però continuo a maturare esperienze e a suonare nelle case. La mia esperienza più bella? A Torino – conclude Chiara – ero lì da poco e sono andata a suonare a una festa che si è rivelata la classica festa di studenti universitari. Ci saranno state più di cento persone, e a un certo punto mentre cantavo qualcuno ha tirato fuori la bandiera dei Quattro Mori, è stato emozionante».

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