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Cyberbullismo: in Sardegna quasi la metà dei bambini e degli adolescenti vittima della rete

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Sabrina si era iscritta in prima media con l’entusiasmo di chi sta per cominciare una nuova avventura. Cominciava a sentirsi un po’ più “adulta”, come tutti quelli della sua età. E, come quelli della sua età, arrivano i primi innamoramenti. Sabrina si invaghisce di un ragazzino poco più grande di lei. In lui vede l’amore, di lui si fida ciecamente. Tanto ciecamente da acconsentire a tutte le sue richieste. Anche a quelle più controverse.

Come quando lui le chiede di farsi una foto nuda e un video mentre si masturba, mandandole anche lui le foto intime di sé. Lei lo accontenta. Ma, a differenza di Sabrina che tiene per sé ciò che lui le ha mandato, lui ne approfitta e diffonde le foto intime di lei via WhatsApp. In poco tempo quelle foto e quel video fanno il giro della scuola, arrivando persino ai bidelli, i quali – invece di informare dell’accaduto e dunque proteggere la ragazzina – ci ridono sopra. Nonostante l’intervento dei genitori e dei carabinieri, la vita in quella scuola per lei diventa un inferno e si trasferisce in un altro istituto. Tuttavia, la ferita rimane impressa dentro di lei e medita addirittura di farla finita. Ora si è iscritta all’università e quella ferita si è rimarginata, è rimasta una cicatrice che non andrà mai via, ma adesso ama la vita e vuole costruirsi un futuro luminoso.

La sua non è che una delle tante storie di ragazzine e ragazzini vittime di cyberbullismo, episodi che accadono sia fuori che dentro le scuole. «La nostra realtà è un’isola felice, un’eccezione – afferma la vice preside di un istituto paritario di Cagliari – Da noi vengono ragazzi e ragazze che sanno già che ogni minimo accenno di comportamento simile verrebbe subito punito. È pur vero che noi abbiamo solo una cinquantina di iscritti, diversamente dalle scuole pubbliche dove ci sono centinaia di alunni, difficili da gestire», osserva.

Secondo Luca Pisano, dirigente di Ifos Prevenzione Cyberbullismo e direttore scientifico di Ifos-Master in criminologia, l’emergenza non è tanto il cyberbullismo, quanto la navigazione online a rischio: «Troppi bambini e pre-adolescenti vengono lasciati soli davanti a internet. E molti di loro si iscrivono a social network come Tik Tok (uno dei più pericolosi per i minori), Instagram e altri, oppure vengono adescati mentre giocano a videogiochi come – ad esempio – Fortnite». Il problema, continua Luca Pisano, è che «l’80 per cento dei bambini già a dieci anni ha uno smartphone, regalato spesso dagli stessi genitori, i quali il più delle volte non controllano ciò che il proprio figlio guarda sul cellulare».

Altro dato allarmante è il rapporto droga-social network. «Il 33 per cento prova per la prima volta hashish e marijuana grazie sopratutto a Telegram e Instagram – dice Pisano – Nel cagliaritano c’è la tendenza a farsi selfie con una canna in bocca. Sempre nella città metropolitana di Cagliari c’è un’alta percentuale di ragazzine che già a 12 anni fanno i selfie mezzo nude o si masturbano in webcam. Anche questa è un’emergenza, come è emergenza quella di usare le storie di Instagram per diffamarsi tra adolescenti o darsi appuntamento per picchiarsi». E lo Stato fa abbastanza per combattere il cyberbullismo e sensibilizzare i giovanissimi sui rischi della navigazione incontrollata su internet? «Assolutamente no. Lo Stato italiano non vuole intervenire seriamente e in maniera risolutiva poiché è “sposato” con le multinazionali», sostiene Pisano.

E propone: «Ai genitori consiglio di non regalare cellulari con connessione a internet ai propri figli al di sotto dei quattordici anni. A chi si dovrebbe occupare di combattere il cyberbullismo propongo di vietare l’accesso ai social ai bambini e ai ragazzini pre-adolescenti e dare un patentino digitale – previo corso – agli utenti internet dai quattordici ai diciotto anni. Essendo identificabili, molti ragazzini ci penserebbero due volte prima di mettere in atto comportamenti pericolosi. Se c’è la volontà, il cyberbullismo si può combattere seriamente».

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