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Chiesta l’archiviazione per Luisi Caria, il giovane che combatteva al fianco dei curdi del Pkk

Pierluigi Caria, figlio di Angelo Caria, fondatore di Sardigna Natzione, cresciuto in ambienti indipendentisti era stato in Siria per combattere al fianco del popolo curdo, quindi contro i terroristi dell’Isis. Luisi era in procinto di partire per l’Iraq da dove poi avrebbe raggiunto la Siria per riprendere la sua battaglia a sostegno dei curdi.

Per questo il 34enne nuorese, che tutti conoscono come Luisi, era stato indagato nel 2018, dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari perché sospettato di combattere in Siria contro gli jihadisti al fianco del Pkk. Gli erano stati sequestrati cellulare e passaporto e gli era stato imposto il divieto di espatrio.

Come riporta Ansa, nella memoria difensiva, presentata dal legale di Caria, Gianfranco Sollai, si rileva che “l’organo giudiziario europeo ha riconosciuto l’illegittimità dell’iscrizione del Pkk nella lista delle organizzazioni terroristiche nell’anno 2017. Nessuna concreta condotta integrante il reato di terrorismo è stata contestata dall’accusa all’imputato in relazione all’ordinamento italiano. E perché sussista il reato è imprescindibile che la finalità di terrorismo o di eversione dell’associazione, investa l’ordinamento costituzionale italiano”.

 

Il Pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari Danilo Tronci, accogliendo l’istanza dell’avvocato del giovane nuorese, ha chiesto l’archiviazione. Il magistrato, ha depositato la richiesta sul tavolo della Gip Lucia Perra, che dovrà pronunciarsi nel merito.

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