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Accadde oggi. 16 novembre 1983: sequestro di Gina Manconi a Nuoro. La donna non tornò mai a casa

rapimento

È la sera del 16 novembre del 1983 quando Gina Manconi, farmacista 65enne, viene rapita a Nuoro, nel centro della città, mentre sta tornando a casa dopo il lavoro. La donna non ha mai più fatto ritorno in famiglia.

Gina inizia a lavorare come farmacista in seguito alla morte del padre e dopo il conseguimento della laurea. Ha solo 23 anni. Nel 1943 (e fino al 1978) diventa presidente dell’Ordine dei farmacisti e questo è motivo di grande orgoglio: è la prima donna a ricoprire un incarico tanto importante. D’altronde nel 1943 ancora imperversa la seconda guerra mondiale, e i tempi non sono semplici, soprattutto per le donne.  Nell’83 ben cinque persone, oltre a Gina, finirono tra le mani dell’Anonima.

Molti, nel corso del tempo, hanno parlato di lei, affinché il suo ricordo non venisse mai dimenticato. In occasione della giornata promossa in sua memoria dall’Ordine dei farmacisti (“Gina Manconi: un esempio per il futuro”, nel 2005), il cronista Gianni Pititu ha invitato a non dimenticare gli ostaggi mai tornati a casa che ha definito martiri di violenza e sopruso, di libertà violentata,di una criminalità densa di paura. È stata ricordata da molte persone come una donna intelligente, professionale e altruista.

Molti sono i sardi scomparsi a partire dal 1974 e mai tornati a casa. Alcuni (come i sequestrati Gina Manconi, Vanna Licheri, Paoletto Ruiu) sono certamente morti. I loro nomi non sono mai stati cancellati dall’elenco per l’assenza di un corpo.

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