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Aias, M5S: “Lavoratori senza stipendio da 12 mesi ma dalla regione solo parole vuote”

Centro Aias

«A distanza di un mese dalla votazione per la risoluzione della Commissione speciale Aias, apprendiamo con rammarico che la situazione non è cambiata di una virgola. Siamo piombati in una nuova fase di stallo, pericolosissima. I lavoratori lasciati allo sbando annunciano un altro sciopero e ancora non si capisce quale sia la volontà politica dall’assessore alla Sanità Nieddu. Non si capisce quali siano le azioni concrete delle quali abbiamo sentito parlare sino ad oggi». Questo l’affondo dei consiglieri del M5S Desirè Manca, Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi, Michele Ciusa, alla luce dell’ennesimo lungo sciopero proclamato dai lavoratori Aias per domani.

«Discorsi magniloquenti e parole vuote non danno da mangiare alle 1.200 persone che attendono lo stipendio – spiegano i consiglieri M5S – lavoratori che si vedono persi, smarriti. Questa è una vera bomba sociale che coinvolge direttamente e indirettamente più di 4mila persone che aspettano risposte. Da una parte il dramma dei lavoratori, dall’altra quello dei malati che a poco a poco stanno perdendo il diritto di ricevere cure adeguate e costanti. Il tavolo tecnico istituito in Assessorato tra le parti coinvolte, è stato sospeso a causa dell’assenza dei dirigenti Aias. Un fatto gravissimo. Dirigenti che, ricordiamo, in più di trent’anni hanno percepito fondi regionali per migliaia di milioni. Soldi nostri e di tutti i sardi, utilizzati a quale scopo? Tutti abbiamo il diritto di sapere che fine abbiano fatto».

«Chiediamo a gran voce che chi ha scelto di governare la Sardegna si attivi immediatamente per garantire il diritto alla vita delle numerose persone coinvolte in questa vicenda – affermano Desirè Manca, Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi, Michele Ciusa -. Sì, parliamo di diritto alla vita perché di questo si tratta. Dobbiamo renderci conto che negando lo stipendio stiamo negando il diritto alla vita: i lavoratori Aias e le loro famiglie faticano a fare a spesa, a mettere insieme il pranzo con la cena. Basta con le parole vuote di significato. L’assessore Nieddu parli quando saranno finalmente cessate le manifestazioni di protesta. Sino ad allora si continui a lavorare. Basta parole. Quali sono le intenzioni di questa Giunta rimasta in silenzio per mesi? Da parte nostra, dai banchi dell’opposizione siamo certi che in assenza di risposte nell’immediato, troveremo il modo di far sentire la voce di chi non ha più soldi neanche per mangiare».

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