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Premio Montezemolo a Daniela Ducato, l’imprenditrice sarda più innovatrice d’Italia

Si tratta del riconoscimento del Conaf (Consiglio dell’Ordine nazionale dottori agronomi e dottori forestali) dedicato a Massimo Cordero di Montezemolo, e quest’anno è stato assegnato a Daniela Ducato, considerata tra le figure più illustri e innovatrici della storia dell’agricoltura italiana. È stato il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe L’Abbate a premiare Daniela Ducato con una corona di alloro di vere foglie rivestite d’oro sostenibile, riferendo che la strada indicata dall’imprenditrice sarda è la medesima su cui sta investendo il Governo.

“Le industrie verdi Edizero sono la prima realtà d’Europa per recupero di scarti agricoli e forestali, altrimenti destinati a rifiuti, che invece sono trasformati con industria a km zero in biomateriali. Le 100 eccedenze diventano eccellenze con gli attuali 150 prodotti ecologici certificati presenti sul mercato e destinati a diversi settori merceologici. Daniela Ducato segna la storia italiana dell’agricoltura la innova e la rinnova nella bioedilizia”, questa la motivazione del premio.

«Il mio grazie va ai progettisti e alla rivendite dell’edilizia – ha dichiarato l’imprenditrice sarda- che con le loro competenze, il loro presidio sul territorio e la loro vicinanza alle imprese edili sono gli artefici dell’utilizzo dei biomateriali edizero, e della loro diffusione per una architettura sana che diventa paesaggio sano. Strategico è il ruolo di Confcommercio Campidano Green  nel creare insieme ai comuni nuovi strumenti verdi e di partecipazione a costo zero. Tra questi la reintroduzione, anche nei paesi più piccoli, delle commissioni alle attività produttive per ridar voce alle imprese locali. A ciò si affiancano programmi di formazione capaci di aprire strade inesplorate come bene sta facendo Confcommercio Giovani. Storicamente il commercio è scambio di culture ed è portatore del nuovo. Occorre restituire al commercio quei valori simbolici che da sempre gli appartengono e da cui origina l’innovazione».

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