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La ministra Bellanova martedì a Cagliari. Ma i pastori restano esclusi dal tavolo

pastori-latte gabriella murgia

La ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova martedì 29 ottobre sarà a Cagliari per un tavolo al quale parteciperanno il governatore Christian Solinas, l’assessora Gabriella Murgia e tutte le associazioni e gli enti interessati a vario titolo alla vertenza latte.

Al vertice parteciperanno inoltre i commissari delle agenzie Agris, Laore e Argea, il dg dell’assessorato dell’Agricoltura, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Agci Sardegna, Confcooperative, Legacoop, Uecoop, Uci, Più Sardegna, Liberi Agricoltori Sardegna, Assolatte, Confindustria, Oilos, Cooperativa Allevatori Ovini, Associazione interprovinciale pastori sardi, il Consorzio di Tutela del pecorino romano, quello del pecorino sardo e del fiore sardo, la commissione Abi Sardegna e Fidicoop Sardegna.

Ma se inizialmente, a questo tavolo erano stati invitati direttamente dalla Regione anche i pastori con i loro due rappresentanti Gianuario Falchi e Nenneddu Sanna, oggi gli stessi pastori sono sul piede di guerra proprio per quell’invito.

Per poter partecipare all’incontro, dalla Regione pare che sia arrivata ai due rappresentanti la richiesta di documentazione che i due non possono affatto produrre per ragioni che dipendono dalla stessa natura della loro rappresentanza.

«Nell’invito che ci hanno mandato – spiega Nenneddu Sanna – ci chiedevano di presentare entro lunedì tutta la documentazione che attestasse i nomi delle aziende che rappresentiamo, sapendo benissimo che noi non rappresentiamo aziende, non siamo pagati per portare documentazioni, noi abbiamo mosso la protesta a febbraio, di certo non l’hanno promossa le associazioni che saranno presenti martedì. Mi hanno riconosciuto come portavoce della protesta il Ministero e la Prefetta, ci sono le mie firme nei loro documenti ufficiali. L’Assessora forse quando noi stavamo buttando il latte era distratta. Noi a febbraio eravamo interlocutori ora evidentemente non lo siamo. Ma a me non interessa essere riconosciuto come interlocutore, o come rappresentante di tutta la Sardegna dei pastori, io sarò li per difendere il mio lavoro, sarò lì per rivendicare i miei diritti come ho fatto a febbraio. Noi abbiamo iniziato a febbraio una protesta come pastori, e la finiamo come pastori. E martedì non portiamo deleghe o firme, portiamo direttamente le aziende. Scenderanno i pastori a chiedere risposte. L’Assessora avrebbe dovuto fare un atto di umiltà nel ricevere le persone: non sta ricevendo Nenneddu Sanna e Gianuario Falchi ma quei pastori che hanno buttato il loro lavoro a febbraio. Noi a febbraio c’eravamo e lei no».

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