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Assemini, ettari di alberi abbattuti: “Adottate 300 alberi in cambio dei miei prodotti”, la proposta di un agricoltore

La proposta arriva da Alan Mimmi, agricoltore emiliano, ma sardo dentro. La sua azienda, “L’isola che non c’è”, si trova tra Macchiareddu e Capoterra. Accanto, in un terreno di 130 ettari si sta installando un impianto fotovoltaico di grosse dimensioni. Per la sua realizzazione sono stati abbattuti migliaia di eucaliptus. Premesso che il fotovoltaico è l’energia del futuro e che gli eucaliptus non sono piante endemiche, ciò che resta è davvero desolante.

Mimmi, ha spazio libero, tanta energia e ama la natura, ma reduce da un annata difficilissima, tra l’alluvione di un anno fa, in cui subì danni ingentissimi e l’estate non facile, non ha le risorse economiche per sostenere le spese che comporterebbe piantare 300 alberi. Allora gli viene un’idea: rinverdire la zona e nello stesso tempo produrre frutti, una sorta di auto finanziamento ecologico dal quale tutti trarranno benefici. La terra che avrà nuovi alberi, i cittadini che potranno portarsi via gli ottimi prodotti dell’azienda, l’agricoltore che potrà lavorare, senza dimenticare un aspetto fondamentale: nella zona ci sono diversi apicoltori che producevano miele di eucaliptus. Da quando sono stati abbattuti gli alberi, è venuta a mancare la fonte di cibo per le api. I 300 alberi serviranno anche per questi insetti fondamentali per la natura.

«Ho pensato di proporre l’adozione degli alberi -spiega Alan Mimmi- con 30 euro, una persona può sostenere la piantumazione e la cura dell’albero. In cambio avrà 20 euro di buoni per acquistare i prodotti della mia azienda e potrà seguire i progressi dell’albero che ha deciso di adottare, inoltre riceverà una cassettina di semi misti per coltivare un proprio orto e avrà da me, gratis, tutti i consigli utili per coltivare un orto in casa».

Si tratta di piante da reddito, alberi da frutto, che dopo qualche anno saranno produttive e consentiranno ad Alan di poter portare avanti la sua azienda. Il progetto sembra piacere, tanto che nelle prime 24 ore in cui lo ha lanciato ha “Affidato” già 50 alberi, qualcuno persino a “genitori” tedeschi. «La mia idea è quella di creare dei viali alberati, tra una coltivazione e l’altra, non voglio che sembri una piantagione, mi piacerebbe che avesse un aspetto armonioso. Ho suddiviso la piantumazione in 3 lotti da 100 alberi ciascuno. A dicembre organizzerò un evento a cui chi ha adottato un albero, se vuole, potrà partecipare e piantarlo personalmente». Chi volesse adottarne uno può andare sulla pagina Facebook dell’Isola che non c’è.

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